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Germania – IFO: pesante calo delle aspettative a marzo

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a cura di Andrea Volpi


ABSTRACT

Torna a calare l’IFO a marzo, a 90,8 da 98,5 di febbraio (rivisto da 98,9), tornando sui livelli di gennaio 2021.
La flessione è spiegata soprattutto dall’indice sulle aspettative che subisce la più ampia flessione mensile mai registrata scendendo a 85,1 da 98,4 di febbraio (rivisto da 99,2), sui minimi da maggio 2020.
Il calo riguarda tutti i principali comparti ma al momento è la manifattura il settore più penalizzato con un peggioramento sia dell’attività corrente (101,6 da 105,6) che, in misura maggiore, delle aspettative (83,3 da 103,1).
Negli altri settori invece il minor ottimismo riguarda soprattutto le prospettive future con servizi e commercio al dettaglio che, al contrario, registrano una sostanziale stabilizzazione del morale corrente.
Le indagini suggeriscono quindi che per il momento l’impatto del conflitto in Ucraina e lo shock sui prezzi delle materie prime, energetiche e non, è concentrato soprattutto nell’industria a fronte di una maggiore tenuta nel terziario che beneficiano del ridimensionamento del rischio sanitario rispetto ai mesi scorsi.
L’economia tedesca, così come quella italiana, è tra le più esposte alle importazioni di gas russo, la manifattura dovrebbe risentire dell’inevitabile peggioramento delle strozzature all’offerta e anche la ripresa nel settore terziario potrebbe rallentare.
In Germania la crescita del PIL dovrebbe quindi restare al di sotto della media dell’Eurozona anche nell’anno in corso.
Abbiamo recentemente rivisto al ribasso le nostre previsioni sulla crescita del PIL tedesco al 2,4% nel 2022 (da un precedente 3,6%).

 


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