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Germania: brutte notizie dall’indagine IFO

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a cura di Aniello Dell’Anno


ABSTRACT

L’indice IFO è sceso a 91,7 da 93,4 (rivisto da 93,6) precedente in maggio: si tratta del primo calo dopo sei aumenti mensili di fila.
La flessione è stata guidata dal deterioramento delle attese, crollate a 88,6 da 91,7 (rivisto da 92,2) di aprile, con l’indice che retrocede sui valori di febbraio.
La situazione economica attuale del Paese è peggiorata solo marginalmente a 94,8 da 95,1 (rivisto da 95) precedente.
Le aziende tedesche sono pessimiste riguardo alla prossima estate.
Lo spaccato settoriale dell’indagine rivela un peggioramento di morale nel manifatturiero, nel commercio e distribuzione (-21,2 da -10,3), ma una sostanziale stabilità nei servizi (6,8 da 6,9).
Nell’edilizia, il sentiment delle imprese cala per via del peggioramento della situazione attuale, e le aspettative rimangono pessimistiche.
I messaggi contraddittori dell’IFO, in calo a maggio, e del PMI composito rendono molto incerte le previsioni sulla crescita tedesca nel secondo trimestre.
Al momento, manteniamo una previsione di crescita del PIL di 0,1% t/t nei mesi primaverili.
Nel complesso, l’economia tedesca fronteggia ancora i venti contrari derivanti dall’aumento dei tassi di interesse da parte della BCE e dall’esaurimento della spinta degli ordini arretrati nel settore manifatturiero.
Pertanto, ci aspettiamo una crescita debole anche nei prossimi trimestri, con rischi verso il basso.

 


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