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Area euro: segnali positivi dai dati di inflazione

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a cura di Aniello Dell’Anno


ABSTRACT

L’inflazione nella zona euro è calata più del previsto a maggio, al 6,1% dopo la risalita al 7% di aprile. Buone notizie sono arrivate soprattutto dagli indici al netto delle componenti più volatili.
L’inflazione core BCE (al netto di alimentari freschi ed energia) ha mostrato il secondo rallentamento consecutivo, dopo il picco di marzo, passando al 6,9% dal 7,3% precedente.
L’indice al netto di alimentari ed energia è sceso nuovamente anch’esso, di tre decimi, al 5,3%.
Il nostro scenario previsivo rimane coerente con un calo dell’inflazione headline nei prossimi mesi, che è attesa toccare il 2,7% a fine anno (dato rivisto al ribasso da 3% stimato in precedenza).
In media annua, l’inflazione dovrebbe moderare al 2,4% nel 2024 dal 5,6% atteso nel 2023.
I rischi sul nostro scenario restano al momento verso l’alto e concentrati principalmente sulle componenti core (in particolare sui servizi, la cui dinamica dipende dalla tenuta della domanda).
In aggiunta salari sopra le attese potrebbero comportare un impatto degli effetti di seconda battuta più marcato di quanto stimato al momento.
Per tali ragioni riteniamo non cambierà l’opinione prevalente nel Consiglio direttivo della BCE, che vede un aumento dei tassi da 25pb alla riunione del prossimo 15 giugno.

 


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