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Area euro: rischi al ribasso dai PMI di giugno

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a cura di Andrea Volpi


ABSTRACT

In Eurozona i PMI flash di giugno si sono rivelati complessivamente peggiori delle attese con un PMI composito in calo a 50,3 da 52,8, un livello solo marginalmente espansivo e sui minimi dallo scorso gennaio.
La seconda correzione mensile consecutiva risulta diffusa a manifattura (43,6 da 44,8, se si escludono i mesi del 1° lockdown nel 2020 sarebbe un minimo dal 2009) e ai servizi (52,4 da 55,1) che pur restando su livelli espansivi mostrano segnali di decelerazione.
I cali sono guidati dagli indici francesi ma l’attività sta rallentando anche in Germania e nel resto dell’Eurozona.
Dopo la lieve recessione subita tra fine 2022 e inizio 2023 (le revisioni al rialzo dei dati di contabilità nazionale di questa mattina in Spagna e nei Paesi Bassi suggeriscono però che anche l’aggregato dell’Eurozona potrebbe essere rivisto a 0% t/t nel 1° trimestre) il livello medio del PMI composito è ancora compatibile con un ritorno alla crescita del PIL nel 2° trimestre.
Le indicazioni che emergono dalle letture di giugno suggeriscono però la presenza di rischi al ribasso sulla tenuta del ciclo nel 2° semestre.

 


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