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Area euro: produzione industriale in crescita a maggio e in rotta per una stagnazione nel 2° trimestre

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a cura di Andrea Volpi


ABSTRACT

In Eurozona a maggio la produzione industriale è cresciuta di 0,8% m/m, anche al di sopra delle nostre previsioni superiori al consenso, dopo che ad aprile era salita di 0,5% m/m (rivisto da 0,4%).
Il secondo progresso mensile non è comunque sufficiente a compensare la pesante flessione registrata a marzo che lascia la produzione in rotta per una sostanziale stagnazione nel 2° trimestre.
In termini tendenziali l’output è in crescita di 1,6% da un precedente -2,5% (rivisto da -2%).
Lo spaccato delle componenti mostra una pesante flessione della produzione di energia (-3,3% m/m da 2,4%), probabilmente condizionata dalle condizioni climatiche, e una stagnazione per i beni intermedi a fronte però di solidi incrementi per gli altri settori.
Tra i beni di consumo salgono sia quelli durevoli (1,4% m/m da 0%) che non durevoli (2,7% m/m da 1,5%), un segnale complessivamente positivo per la tenuta della domanda.
L’output di beni strumentali è tornato infine a crescere dopo quattro mesi di calo (2,5% m/m da -0,6%), sostenuto dal comparto auto che rimane comunque su ritmi produttivi ridotti.
Riteniamo che la produzione industriale sia tornata a calare a giugno, come peraltro suggeriscono le indagini PMI, ma anche nel caso di una flessione piuttosto marcata l’industria contribuirebbe in misura solo marginalmente negativa alla crescita del valore aggiunto nel 2° trimestre (probabilmente intorno a -0,1pp).
La performance migliore delle attese dell’industria durante la primavera suggerisce la presenza di rischi al rialzo sulla nostra previsione di crescita del PIL nel 2° trimestre (ferma a 0,2% t/t).
Tuttavia, le deboli prospettive per la manifattura nei prossimi mesi, l’inflazione superiore alle attese e le incertezze relative alle forniture di gas intensificano i rischi al ribasso circa la tenuta della ripresa nel 2° semestre.

 


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