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Area euro: produzione industriale in calo ad ottobre

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a cura di Andrea Volpi


ABSTRACT

In area euro ad ottobre la produzione industriale è calata di -2% m/m da un precedente +0,8% m/m (rivisto al ribasso di un decimo).
In termini tendenziali la crescita dell’output rallenta al 3,4% da 5,1% di settembre.
Dallo scoppio del conflitto la produzione è in calo di -1,1% ma resta lo 0,5% al di sopra dei livelli pre-Covid.
L’output ha subito una contrazione su base congiunturale in tutte le principali economie: Germania (-0,9%), Francia (-2,6%), Italia (-1%), Spagna (-0,4%), Paesi Bassi (-1,5%) e Belgio (-2%) ma ben 13 Paesi su 19 registrano una flessione della produzione a conferma del generale contesto di debolezza per il settore colpito dallo shock energetico e dal rallentamento della domanda.
Lo spaccato delle componenti registra anch’esso una contrazione diffusa ai principali macrosettori ad eccezione dei beni di consumo non durevoli che risultano però solo marginalmente in espansione (0,3% m/m) a fronte del secondo calo per i beni durevoli (-1,9% m/m).
L’output di beni intermedi cala per il quinto mese di fila (-1,3% m/m) mentre i beni strumentali tornano a flettere, seppur solo moderatamente, dopo due mesi di solida crescita (-0,6% m/m).
La produzione di energia ha infine registrato un’ampia contrazione per il secondo mese consecutivo (-3,9% da un precedente -1,9% m/m) influenzata da temperature superiori alla media stagionale nonché dagli sforzi di efficientamento per ridurre i consumi.
Dopo la flessione di ottobre, le indagini congiunturali suggeriscono che la produzione industriale potrebbe rimbalzare a novembre ma la tendenza sottostante dovrebbe confermarsi debole.
Dopo due trimestri di espansione l’industria è quindi attesa entrare in contrazione a fine 2022 e restare in territorio negativo anche a inizio 2023.
Il settore dovrebbe quindi frenare la crescita del valore aggiunto nel semestre a cavallo d’anno.

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