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PMI area euro: torna a crescere l’economia a gennaio

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a cura di Andrea Volpi


ABSTRACT

Le stime flash dei PMI di gennaio confermano il ridimensionamento dei rischi al ribasso sullo scenario a cavallo d’anno e suggeriscono che a inizio 2023 l’economia potrebbe essere tornata a crescere modestamente.
Dopo aver toccato un minimo ad ottobre, il PMI composito è aumentato per tre mesi consecutivi e a gennaio è tornato al di sopra della soglia d’invarianza che separa l’espansione dalla contrazione per la prima volta dallo scorso giugno (50,2 da 49,3 di dicembre).
I progressi risultano diffusi alla manifattura (48,8 da 47,8, sui massimi dallo scorso agosto) e ai servizi (50,7 da 49,8) che dopo aver registrato un ampio miglioramento già nel mese precedente tornano anch’essi a segnalare un’espansione dell’attività dopo 5 mesi di contrazione.
Tra le principali economie si registra un miglioramento del PMI composito in Germania (49,7 da 49) che si porta sui massimi dallo scorso giugno e una marginale correzione in Francia (49 da 49,1 di dicembre).
I dati già pubblicati sono coerenti con un miglioramento degli indici PMI anche in Italia e Spagna.
Nel 4° trimestre l’economia dell’Eurozona potrebbe registrare una contrazione solo marginale se non una stagnazione e i PMI di gennaio sembrano confermare la tenuta dell’economia europea grazie al calo dei prezzi del gas, minori incertezze sulle forniture e alle misure fiscali espansive.
In sintesi, la recessione attesa tra fine 2022 e inizio 2023 potrebbe risultare complessivamente lieve se non essere addirittura evitata ma restiamo cauti sulle prospettive per i mesi successivi.
Gli effetti della restrizione monetaria, un contesto energetico non ancora normalizzato e pressioni inflattive che seppur in diminuzione restano severe potrebbero contribuire a frenare il ciclo nel corso del 2023.

 


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