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PMI Area Euro: riaccelera la ripresa a febbraio

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a cura di Andrea Volpi


ABSTRACT

Le indagini PMI flash di febbraio offrono indicazioni di riaccelerazione della ripresa dopo che la risalita dei contagi aveva frenato l’attività a cavallo d’anno.
PMI manifatturiero: a 58,4 da 58,7 (consenso 58,7); minimo da dicembre 2021
PMI servizi: a 55,8 da 51,1 (consenso 52); massimo da novembre 2021
PMI composito: a 55,8 da 52,3 (consenso 52,7); massimo da settembre 2021
Il dato migliore delle attese nei servizi è invece coerente con un rimbalzo dell’attività nel settore una volta superato il picco dei contagi.
Inoltre, il dato sulle aspettative, ampiamente ottimistiche, suggerisce che la ripresa può accelerare ancora nei prossimi mesi.
La correzione dell’indice manifatturiero è quasi benvenuta: il calo è infatti imputabile all’indice sui tempi di consegna (in miglioramento per il quarto mese consecutivo e prossimo ai livelli di inizio 2021) mentre accelerano produzione e ordinativi con gli indici relativi che si riavvicinano ai massimi toccati durante il trimestre estivo.
Il ridimensionamento delle strozzature (che rimangono comunque ancora vincolanti) ha contribuito ad attenuare le spinte sui prezzi a monte della catena produttiva.
Nonostante le forti pressioni provenienti dall’energia infatti i prezzi degli input sono cresciuti al tasso più lento da marzo dello scorso anno (81,8 da 83,5).
In ogni caso però le pressioni inflattive restano robuste e le imprese continuano a trasferire i maggiori costi produttivi agli utilizzatori finali.
Nel nostro scenario centrale l’inflazione dovrebbe seguire un trend discendente nel corso del 2022 ma i rischi continuano ad essere rivolti verso l’alto.
I PMI sono coerenti con una crescita del PIL intorno allo 0,5% t/t nel 1° trimestre del 2022 segnalando rischi al rialzo sulla nostra previsione per un’espansione allo 0,3% t/t che incorpora un impatto non trascurabile del rincaro dei prezzi, soprattutto energetici, sia sulla domanda che sull’offerta.
La ripresa dovrebbe guadagnare ulteriore spinta nei trimestri centrali dell’anno, coerentemente con una crescita del PIL al 3,9% in media nel 2022.

 


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