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Area euro: PIL in crescita nel 4° trimestre ma il dato è più debole delle apparenze

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a cura di Andrea Volpi


ABSTRACT

Nel 4° trimestre del 2022 il PIL dell’area euro è cresciuto a sorpresa di +0,1% t/t dopo il +0,3% t/t del trimestre precedente.
Su base annua l’espansione decelera all’1,9% da un precedente 2,3%.
Nonostante risulti leggermente migliore delle attese (consenso -0,1% t/t) il dato è più debole rispetto a quanto emerge dalla semplice variazione congiunturale.
In primo luogo, è sostenuto dall’ampia sorpresa al rialzo del PIL irlandese (+3,5% t/t, spiegata più da ragioni contabili che economiche) al netto di cui la crescita sarebbe risultata stagnante.
Inoltre, pur non essendo ancora disponibile lo spaccato delle componenti, il messaggio che emerge dalle informazioni già pubblicate relative alle principali economie è quello di una generale debolezza della domanda interna (diffusa a consumi e investimenti).
Dovrebbe essere invece risultato positivo l’apporto del canale estero netto che è però probabilmente dovuto più ad un calo delle importazioni che ad una riaccelerazione dell’export.
Ci aspettiamo che la fase di debolezza della domanda interna possa estendersi anche a inizio 2023.
L’economia potrebbe tornare a crescere nei trimestri successivi ma permangono dei fattori che ci fanno propendere per uno scenario piuttosto cauto per il resto dell’anno come gli effetti della restrizione monetaria e un’inflazione che, seppur vista in calo, dovrebbe comunque continuare ad erodere il potere d’acquisto dei nuclei famigliari.
Dopo una crescita al 3,5% in media annua nel 2022 ci attendiamo un rallentamento intorno allo 0,6% nell’anno in corso.

 


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