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Nonostante la guerra, la BCE accelera la normalizzazione

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a cura di Luca Mezzomo


ABSTRACT

La Banca Centrale Europea ha confermato l’accelerazione del processo di normalizzazione della politica monetaria, nonostante l’incertezza causata dall’invasione russa dell’Ucraina.
Le prime valutazioni dell’impatto economico di quest’ultima appaiono molto miti, almeno nello scenario centrale di previsione.
La BCE si tiene una via di fuga aperta, non impegnandosi a un dato livello di acquisti netti nel terzo trimestre (come immaginavamo, d’altronde) e precisando che anche l’intervallo temporale tra la fine degli acquisti e il primo rialzo dei tassi dipenderà dai dati.
Come da attese, è stata confermata la chiusura degli acquisti netti PEPP il 31 marzo. In linea con le attese anche la conferma che le condizioni speciali sulle operazioni TLTRO III scadranno a giugno.
Invece, non ci si attendeva un’accelerazione nella chiusura degli acquisti netti APP, che invece c’è.
La BCE ha modificato la forward guidance sui tassi in due aspetti.
Il primo è formale: la possibilità di tagli dei tassi non viene più menzionata.
Il cambiamento più rilevante è che la sequenza è stata modificata segnalando che il rialzo dei tassi avverrà “un po’ di tempo dopo” la fine degli acquisti netti.
Inoltre, i rialzi saranno “graduali”.
Le previsioni dello staff sul 2022 appaiono sorprendentemente ottimistiche , alla luce dei forti rincari osservati sull’energia. La crescita del PIL è prevista al 3,7% nel 2022, con un rallentamento a 2,1% nel 2023.
La revisione delle stime di inflazione porta la media annua prevista da BCE a 5,1% nel 2022 e 2,1% nel 2023.
Lo staff ha pubblicato anche due scenari alternativi, uno avverso e uno severo.
Nello scenario avverso, la BCE incorpora riduzioni persistenti nelle forniture di gas russo, con temporanei effetti negativi sulla produzione. In tale scenario, la crescita 2022 del PIL risulta inferiore allo scenario base di 1,2 punti mentre l’inflazione è più alta di 0,8 punti.
Gli annunci odierni sono coerenti con lo scenario di un primo rialzo dei tassi nel quarto trimestre 2022 , come da nostra previsione centrale.
I mercati sono tornati a scontare 2 rialzi dei tassi entro fine anno, il primo l’8 settembre e il secondo il 15 dicembre.

 


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