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Area euro: ESI in crescita più delle attese a gennaio

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a cura di Andrea Volpi


ABSTRACT

Gli indici di fiducia della Commissione Europea concludono la stringa di indagini di gennaio e confermano i segnali di miglioramento del morale già emersi dalle rilevazioni della scorsa settimana.
L’indice composito ESI di fiducia economica è salito a 99,9 da un precedente 97,1 (rivisto ampiamente al rialzo da 95,8 precedente) riportandosi sulla media di lungo periodo e ad un massimo dallo scorso giugno.
I progressi riguardano industria, servizi e commercio al dettaglio mentre torna a calare la fiducia nel settore delle costruzioni.
Infine, le aspettative sui prezzi di vendita dovrebbero aver superato il picco: gli indici restano su livelli storicamente elevati ma anticipano un graduale calo dell’inflazione nel corso del 2023.
In sintesi, le indagini della Commissione Europea confermano i segnali di tenuta del ciclo emersi dai PMI e dalle rilevazioni nazionali della scorsa settimana.
In Eurozona nel 4° trimestre del 2022 il PIL dovrebbe essersi contratto marginalmente (i dati tedeschi e belgi pubblicati questa mattina sono coerenti con la nostra stima di -0,1% t/t) mentre si stanno riducendo i rischi al ribasso sul 1° trimestre in scia anche agli sviluppi migliori del previsto sui mercati energetici e al sostegno offerto dalla politica fiscale.
Tuttavia, la domanda sottostante, complice un’inflazione ancora elevata, rimane comunque debole e perciò un calo, anche se modesto, del PIL anche a inizio 2023 rimane possibile.

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