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Area Euro: ESI in calo più delle attese a gennaio, i rischi per lo scenario a inizio 2022 sono verso il basso

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a cura di Andrea Volpi


ABSTRACT

A gennaio l’indice composito di fiducia economica ESI della Commissione Europea è calato più delle attese a 112,7 ma il dato di dicembre è stato rivisto ampiamente al ribasso a 113,8 da 115,3 precedente.
La lettura di gennaio rappresenta un minimo dallo scorso aprile ma la marcata revisione del dato precedente rivela come in realtà un marcato calo del morale sia stato registrato già a fine 2021 su livelli coerenti con una frenata dell’attività economica in area euro a cavallo d’anno.
Lo spaccato nazionale mostra quadro simile a quello già emerso dai PMI flash di gennaio che hanno riportato un miglioramento del morale in Germania (112,3 da 111,5, comunque ancora al di sotto dei livelli di novembre) a fronte di una correzione in Francia (110,9 da 113,7, vicino alla lettura di settembre).
Tra le principali economie però è l’Italia il paese che registra la flessione mensile più ampia dal novembre del 2020 con l’indice composito che si porta sui minimi dallo scorso aprile a 110,6 da un precedente 116,7.
A livello settoriale invece il minor ottimismo risulta diffuso sia all’industria (13,9 da 14,6, sui livelli di agosto 2021) che ai servizi (9,1 da 10,9, un minimo da nove mesi).
Correggono modestamente ma restano su livelli storicamente elevati invece i prezzi di vendita.
La stima finale dell’indice di fiducia dei consumatori conferma la sostanziale stabilizzazione a -8,5 da -8,4 di dicembre.
L’indagine evidenzia però un minore ottimismo prospettico e una riduzione della propensione al consumo penalizzati dal rincaro del costo della vita che in questa fase appare il principale elemento di incertezza per i nuclei famigliari.
I primi dati di contabilità nazionale relativi al 4° trimestre del 2021 hanno registrato una crescita complessivamente migliore delle attese in Francia (0,7% t/t), Spagna (2% t/t) e Belgio (0,5% t/t) a fronte di una contrazione più ampia del previsto in Germania (-0,7% t/t).
Per il 1° trimestre del 2022 però i rischi appaiono rivolti prevalentemente verso il basso.
Le nostre previsioni di crescita per l’Eurozona nel 2022 al 3,9% sono più caute rispetto al consenso ma i rischi al ribasso si stanno facendo più importanti.

 


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