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La BCE ribadisce che sarà paziente nel rialzare i tassi

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a cura di Luca Mezzomo


ABSTRACT

La BCE ha agganciato le indicazioni prospettiche sui tassi ufficiali (o forward guidance) al nuovo obiettivo del 2%.
Inoltre, la BCE ha deciso di utilizzare la metà lontana dell’intervallo di previsione come riferimento per valutare se l’obiettivo è raggiunto: l’obiettivo deve essere raggiunto ben prima della fine dell’orizzonte di previsione e quindi mantenuto per il resto del periodo; inoltre, deve essere confermato dalla dinamica dell’inflazione sottostante.
Si badi, però, che la regola non sarà applicata meccanicamente: resta una valutazione ‘politica’ effettuata del Consiglio Direttivo.
Come la presidente Lagarde ha segnalato, la decisione sulla forward guidance è stata presa a larghissima maggioranza, e non all’unanimità.
Entra nel comunicato l’avvertenza che la BCE sarà paziente nel reagire al conseguimento dell’obiettivo, e che quindi l’inflazione potrebbe transitoriamente e moderatamente eccedere il 2%.
Secondo la presidente, però, ciò sarà ‘accidentale’ e non deliberato.
Non ci sono altre modifiche all’assetto della politica monetaria: tutto immutato su APP e PEPP.
L’indicazione prospettica sull’APP resta collegata a quella sui tassi, come prima.
La discussione sugli acquisti netti PEPP avverrà a settembre sulla base delle nuove previsioni dello staff.
Con l’ascesa della variante Delta in pieno sviluppo, diventa più probabile che non sia decisa una riduzione neppure in tale occasione, sebbene la BCE si sia mostrata abbastanza positiva riguardo alla possibilità di osservare un impatto economico contenuto.

 


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