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BCE: nessun intervento per ora

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a cura di Luca Mezzomo


ABSTRACT

Alla riunione di giovedì 10 settembre, il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea lascerà invariata la politica monetaria.
Il rafforzamento del cambio potrebbe giustificare una limaturadelle previsioni di inflazione, malgrado la riduzione dei rischi sullo scenario di crescita.
Il tasso sui depositi resterà a -0,50%, e il tasso sulle operazioni principali di rifinanziamento a 0%.
Non si attendono in questa occasione neppure annunci riguardo a un nuovo aumento del PEPP, né estensioni dell’incremento transitorio dell’APP che era stato annunciato a marzo e che scade a fine anno. Non si esclude, invece, qualche annuncio sulla remunerazione delle riserve in eccesso.
I dati estivi hanno confermato in pieno l’aspettativa che la fine delle misure di confinamento avrebbe condotto a un rapido rimbalzo dell’attività economica.
Le nuove previsioni di crescita che saranno comunicate potrebbero essere sostanzialmente confermate per il 2020 e il 2021, anche se non va esclusa la possibilità di revisioni al rialzo sul 2020 (precedentemente: -8,7%).
Sull’orizzonte di medio termine le spinte sono contrastanti: da una parte, l’approvazione del piano Next Generation EU e la riduzione del rischio pandemico potrebbero indurre a revisioni al rialzo; di contro, il significativo apprezzamento del cambio può avere un effetto opposto.
La previsione di giugno per il 2021 era 5,7%, come la media del consenso rilevata ad agosto.

 


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