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31 Gennaio 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro si è rafforzato ieri sui dati (fiducia dei consumatori e JOLTS) che si sono rivelati positivi, anche se non è riuscito a mantenere i guadagni chiudendo in calo, ma oggi ha riaperto al rialzo.
Dai dati si attendono indicazioni miste, di indebolimento dagli occupati ADP e di miglioramento, ma molto marginale, dal PMI di Chicago.
Tuttavia, l’evento chiave sarà il FOMC dove la Fed dovrebbe mantenere i tassi fermi e lasciar intendere che non vi è fretta di invertire la rotta di policy per la buona tenuta del ciclo e l’eccesso di domanda che persiste sul mercato del lavoro.
Se il messaggio sarà sufficientemente efficace da convincere i mercati a posticipare le attese di taglio dei tassi Fed (attualmente la probabilità implicita di un taglio a marzo è scesa al 44% ma è del 100% su maggio) il dollaro potrà beneficiarne rafforzandosi.

EURL’euro si è rafforzato ieri pur restando in area 1,08 EUR/USD sulla sorpresa positiva dei dati di PIL ma è di nuovo in calo oggi complici anche i dati negativi sulle vendite al dettaglio tedesche, ma soprattutto la discesa dell’inflazione francese.
Oggi si attende un calo anche per l’inflazione tedesca e domani per quella aggregata dell’area, il che indebolisce l’euro.
Tuttavia questa sera molto importante sarà l’esito del FOMC, che indebolirebbe ulteriormente l’euro se la Fed riuscisse a portare i mercati a posticipare le attese di taglio dei tassi.

GBP – La sterlina è in calo da ieri contro dollaro da 1,27 a 1,26 GBP/USD a causa dei dati domestici di ieri negativi (su credito al consumo e mutui) e se l’esito del FOMC dovesse essere favorevole al dollaro si indebolirebbe ancora.
Tuttavia, indicazioni più chiare si avranno domani con la riunione BoE che, se dovesse aprire a un’inversione di policy più tardiva rispetto a BCE e Fed, favorirebbe un rafforzamento della sterlina sia contro dollaro sia contro euro.

JPY – Lo yen si è pressoché stabilizzato contro dollaro in area 147 USD/JPY, pur mantenendo una tendenza marginalmente ribassista.
Ad evitargli un ulteriore indebolimento hanno contribuito il calo dei rendimenti a lunga USA e il resoconto dell’ultima riunione BoJ dal quale emerge che la banca centrale sta concretamente valutando di avviare il processo di normalizzazione della politica monetaria quest’anno.
Questa sera intanto lo yen reagirà di riflesso all’esito del FOMC, indebolendosi temporaneamente se i mercati dovessero posticipare l’avvio dei tagli dei tassi Fed.