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31 Agosto 2020 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha chiuso la settimana passata al ribasso, indebolito dall’annuncio della nuova definizione Fed di obiettivo di inflazione. Ora tuttavia l’attenzione tornerà anche sui dati relativi alla crescita, driver principale in questa fase.
Questa settimana usciranno in particolare gli indici ISM di agosto, attesi di tenore misto, gli occupati ADP e l’employment report, attesi positivi. Se non deluderanno, il dollaro potrebbe riuscire a stabilizzarsi evitando nuovi cali.
Da seguire anche eventuali novità sul fronte del nuovo pacchetto di stimolo fiscale: in caso di sblocco dello stallo estivo, il biglietto verde dovrebbe infatti beneficiarne.

EURL’euro ha chiuso la settimana passata al rialzo sulla nuova debolezza del dollaro, riaffacciandosi a quota 1,19 EUR/USD. Si tratta di livelli da monitorare perché, se non recede almeno in area 1,18-1,17 EUR/USD, si apre  tecnicamente, il fronte rialzista.
I dati USA saranno il driver per il dollaro e quindi, di riflesso, per l’euro.
Tra i dati dell’area usciranno i PMI finali e l’inflazione flash di agosto, attesa in rallentamento.
Se nel confronto relativo tra i dati dell’area e quelli USA fossero questi ultimi a sorprendere positivamente, il cambio arretrerebbe verso 1,18-1,17 EUR/USD (primo target ribassista 1,1820 EUR/USD).

GBPLa sterlina ha chiuso la settimana al rialzo sia contro dollaro (più ampio e inaugurando nuovi massimi 2020) da 1,30 a 1,33 GBP/USD sia contro euro da 0,90 a 0,89 EUR/GBP. Il rafforzamento, come per l’euro, è perlopiù il riflesso dell’indebolimento generalizzato del dollaro, ma è stato favorito anche da fattori tecnici, come il ritorno ad una seppur marginale “posizione lunga” della sterlina sul mercato speculativo.
Non è da escludersi la tenuta della valuta britannica, nonostante l’incertezza sui negoziati post-Brexit con l’UE, sia dovuta alla credibilità di cui gode la BoE nel far fronte a situazioni di difficoltà.
Nel suo intervento di venerdì, il governatore BoE Andrew Bailey ha dichiarato che la banca centrale ha ancora spazio e strumenti di intervento per fronteggiare l’evolversi della pandemia, spiegando che il ricorso a QE e forward guidance nei mesi scorsi si è rivelato molto efficace.
Tra i dati di questa settimana usciranno i PMI finali di agosto, ma a fare da driver dovrebbero essere ancora gli sviluppi sul fronte USA tramite il loro impatto sul dollaro.

JPYLo yen ha chiuso la settimana passata in modesto rialzo contro dollaro, ma ancora in area 105 USD/JPY, rafforzandosi sull’aumento di incertezza dovuto alle dimissioni del primo ministro giapponese Shinzo Abe.
Contro euro ha chiuso in calo a 125 EUR/JPY per la maggior forza dell’EUR/USD.
Questa settimana il driver dovrebbe tornare a essere gli sviluppi sul fronte USA, dove eventuali novità positive dovrebbero indebolire lo yen contro dollaro ma non necessariamente contro euro.