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30 giugno 2020 – nota economica giornaliera

AREA EURO – L’indice ESI di fiducia economica elaborato dalla Commissione Europea è risalito a giugno a 75,7 dal 67,5 precedente. La ripresa, generalizzata, ha coinvolto soprattutto l’indice delle vendite al dettaglio (da -29,8 a -19,4) e dei servizi, a -35,6 (+8,0 punti rispetto al valore di maggio); migliorano anche l’industria, da -27,5 a -21,7, e le costruzioni, a -12,4 (+4,9punti rispetto al valore precedente).
Lo spaccato per paesi indica che l’ESI è fortemente cresciuto nei Paesi Bassi (+8,3), in Germania (+6,6), in Spagna (+8,2) ed in Francia (+9,4); l’Italia ha registrato 71,2 (da 63 punti, valore minimo, non essendo stato pubblicato il dato di aprile).
Il dato finale della fiducia dei consumatori del mese di maggio conferma il valore della stima flash di -14,7.
L’indagine congiunturale di giugno riflette l’ulteriore allentamento delle misure di contenimento, in alcuni paesi iniziato già dalla seconda metà di aprile, ma poi accelerato nel corso del mese di maggio. Ci aspettiamo una risalita, graduale, nei prossimi mesi.

GERMANIA – A giugno, la stima flash dell’inflazione ha registrato una salita allo 0,9% a/a sull’indice nazionale, dallo 0,6% a/a precedente, in contrasto con le aspettative di una continua disinflazione. Sul mese i prezzi sono cresciuti dello 0,6% m/m. L’indice armonizzato ha registrato rispettivamente +0,8% a/a e +0,7% m/m.
Come previsto, la risalita risulta trainata principalmente dal rialzo dei prezzi dell’energia; aumentano anche i prezzi dei servizi, probabilmente a causa dei costi legati all’attuazione di misure di sicurezza, mentre rallentano di un decimo i listini alimentari (+4,4% a/a).
Nei prossimi mesi, ci aspettiamo un calo dei prezzi sulla scia del taglio dell’IVA, in vigore dal 1° luglio al 31 dicembre di quest’anno.

GIAPPONE
– Il tasso di disoccupazione a maggio aumenta a 2,9% (consenso: 2,8%) da 2,6% di aprile, e da 2,4% a febbraio. I disoccupati aumentano di 190 mila, mentre gli occupati sono in calo di 270 mila.
Il jobs to applicant ratio cala a 1,2 da 1,32 di aprile.
Il mercato del lavoro si sta aggiustando gradualmente allo shock della pandemia, ma resta caratterizzato da un attaccamento strutturale delle imprese ai propri lavoratori, come evidente dall’aumento di solo 5 decimi per il tasso di disoccupazione e un calo complessivo di occupati inferiore a 1,5 mln.
Le due manovre supplementari approvate dal governo forniranno trasferimenti alle famiglie e alle imprese nei prossimi trimestri.
– La produzione industriale a maggio crolla di -8,4% m/m (-25,9% a/a), segnando una variazione più ampia rispetto alle attese (-5,6% m/m). I settori che hanno registrato la peggiore performance sono auto, macchinari e metallurgia.
Anche le consegne e le scorte sono in calo, -8,4% m/m e -2,5% m/m rispettivamente, ma il rapporto scorte/fatturato risulta in ulteriore aumento di 6,9% m/m (+40,3% a/a).
Le proiezioni per i prossimi mesi sono positive e prevedono un rimbalzo di 5,7% m/m a giugno seguito da +9,2% m/m atteso per luglio.

CINA – L’indice PMI manifatturiero rilevato dal NBS è salito da 50,6 a 50,9 in giugno, contrariamente alle attese di consenso (Bloomberg) di un lieve calo a 50,5.
La componente degli ordini esteri è salita di oltre 7 punti ma a 42,6 rimane ancora in territorio di contrazione e molto al di sotto di quella degli ordini totali, salita a 51,4 in giugno da 50,9 in maggio.
Tutte le altre componenti hanno registrato un miglioramento ad eccezione dell’occupazione.
La disaggregazione per dimensione di impresa registra una dinamica simile, anche se meno marcata, per le grandi e medie imprese, e un peggioramento per le piccole imprese, il cui indice PMI è tornato al di sotto di 50.
L’indice PMI non manifatturiero è salito da 53,6 in maggio a 54,4 in giugno, grazie all’aumento dell’indice dei servizi, che è risalito per il 4° mese consecutivo riportandosi a livelli poco al di sotto di quelli di novembre pur registrando un calo di oltre 4 punti della componente aspettative.
L’indice delle costruzioni è sceso di un punto ma è rimasto su livelli elevati (59,8) ed è stato accompagnato da un ulteriore aumento dell’indice delle aspettative.
Il PMI composito è salito da 53,4 in maggio a 54,2 in giugno.
I dati segnalano un aumento del ritmo di ripresa sia nel settore manifatturiero sia nei servizi, e una dinamica ancora molto positiva del settore costruzioni, con prospettive per l’occupazione migliori nel settore dei servizi.
La ripresa rimane guidata dalla domanda interna mentre gli ordini esteri restano deboli e continuano a prefigurare a una contrazione delle esportazioni.

 

COMMENTI:

GERMANIA – Continua il lavorio politico per disinnescare la minaccia della sentenza della corte costituzionale sul PSPP.
Dopo il discorso di Isabel Schnabel di ieri, incentrato soprattutto sul PEPP, ma con ampie argomentazioni di natura generale su costi e benefici dei programmi di acquisto, in serata si è saputo di una lettera che il ministro delle finanze Scholz ha inviato al parlamento nella quale si dichiara che nella documentazione della BCE c’è evidenza di plausibile proporzionalità riguardo al PSPP, e che la BCE ha pienamente soddisfatto le richieste della corte.
Quindi, conclude il ministro, “la Bundesbank può partecipare” al PSPP. Come era previsto, quindi, la diatriba viene gestita dalle autorità tedesche, con un “aiuto” indiretto della BCE.

UNIONE EUROPEA – Nell’incontro franco-tedesco di lunedì, il presidente francese Macron ha affermato che assegna massima priorità all’obiettivo di raggiungere un accordo su bilancio UE e fondo per la ripresa al Consiglio Europeo del 17-18 luglio.
La cancelliera Merkel ha ribadito che il fondo deve essere uno strumento “potente”, in grado di aiutare concretamente i paesi altrimenti a rischio di essere più colpiti dalla crisi. Tuttavia, ha ammesso che “rimangono alcune resistenze da superare” e “molta strada da percorrere”. Inoltre, ha dichiarato che tutti i paesi europei devono dimostrare la volontà di riformare le proprie economie per renderle future-proof.

STATI UNITI
Contagi 2.590.552, nuovi contagi 38.800, decessi 126.140, guarigioni 705.203 (Fonte: JHU).
Prosegue la retromarcia al processo di apertura in molti stati, con nuove limitazioni all’uso delle spiagge nella contea di Los Angeles e in Texas per il week-end del 4 luglio, la chiusura di bar, teatri, palestre e il divieto di riunioni con più di 50 persone in Arizona. Anche lo stato di NY sta considerando di rallentare l’ultima fase della riapertura (che riguarda bar e ristoranti), alla luce dell’esperienza degli altri stati.
– L’Internal Revenue Service e il Tesoro hanno confermato che la scadenza per il pagamento delle imposte, spostata al 15 luglio dal 15 aprile, non verrà ulteriormente posticipata e i contribuenti dovranno provvedere al saldo entro tale data per non incorrere in sanzioni.
– La Fed ha diffuso il testo che Powell presenterà oggi all’audizione di fronte alla commissione servizi finanziari della Camera sulla risposta a Covid-19 e sul CARES Act.
Nel testo, Powell afferma che i dati recenti mostrano una ripresa dell’attività in tempi anche più rapidi rispetto a quanto atteso. Questa fase di riapertura presenta “nuove sfide, in particolare la necessità di controllare il virus”.
Powell sottolinea anche che nonostante la svolta positiva di molti dati, occorre tenere a mente che ci sono ancora circa 20 mln di disoccupati e che è in atto un allargamento delle diseguaglianze.
Secondo Powell il sentiero futuro è estremamente incerto e fortemente dipendente dagli interventi delle autorità fiscali e monetarie.
Nel testo si delineano i programmi attuati dalla Fed a sostegno del credito e si ripete l’impegno a renderli operativi ed efficaci e si sottolinea il ruolo cruciale del CARES Act per limitare i danni causati dalla pandemia. Nell’audizione di oggi, Powell dovrebbe ribadire che la ripresa non è garantita e che sarà probabilmente necessario ulteriore stimolo fiscale e monetario.
Daly (San Francisco Fed) ha detto che l’andamento non omogeneo dei nuovi contagi è coerente con la sua previsione di una ripresa “lenta e graduale, ma non ha voluto dire se la crescita dei nuovi casi è tale da modificare il su scenario centrale. Daly ha sottolineato che l’economia non sarà al sicuro fino a quando non ci sarà una mitigazione diffusa del virus o sarà disponibile un vaccino.
– La Fed di New York ha annunciato che la Primary Market Corporate Credit Facility (PMCCF) è operativa a partire dal 29 giugno, dato l’avvio al programma mirato a sostenere l’emissione di debito obbligazionario corporate sul mercato primario.
La PMCCF è istituita per finanziare il debito corporate qualificato attraverso due canali:
i) l’acquisto di obbligazioni come singolo investitore in un’emissione
ii) l’acquisto di quote (fino al 25%) di titoli emessi in sindacato (transazioni in cui PMCCF entra come co-investitore).
In base al CARES Act, il Tesoro ha fornito alla Fed 50 mld per finanziare lo Special Purpose Vehicle che sarà utilizzato per fornire fino a 500 mld di fondi da utilizzare per l’acquisto dei corporate bond sul mercato primario.
Il PMCCF potrà utilizzare una leva di 1 a 10 per l’acquisto di titoli investment grade al momento dell’acquisto e di 1 a 7 per titoli o prestiti sindacati con rating inferiore a investment grade.

 

PREVISIONI:

ITALIA – L’inflazione potrebbe risalire lievemente a giugno, pur restando in territorio negativo, a -0,1% da -0,2% di maggio secondo l’indice NIC e a -0,2% da -0,3% sulla misura armonizzata Ue.
Nel mese i prezzi sarebbero aumentati di due decimi su entrambi gli indici, soprattutto per via di una parziale risalita dei prezzi dell’energia; dovrebbero continuare le pressioni al rialzo sugli alimentari e al ribasso sulle comunicazioni.
L’inflazione è attesa rimanere in territorio lievemente negativo per il resto dell’anno.

AREA EURO – La stima flash di giugno dovrebbe vedere un’inflazione stabile allo 0,1% a/a. L’indice core BCE (al netto di alimentari ed energia) è visto in rallentamento all’1,0% a/a dall’1,2% precedente.
Sul mese, i prezzi sono visti in crescita dello 0,2% m/m dopo il -0,1% m/m di maggio, sulla scia dell’aumento dei prezzi dell’energia (+1,7% m/m e -9,3% a/a); dovrebbero continuare le pressioni al rialzo sui listini alimentari. L’inflazione è attesa rallentare nei prossimi mesi.

SPAGNA – La stima finale del PIL nel 1° trimestre dovrebbe confermare il crollo di -5,2% t/t (-4,1% a/a). Il contributo principale al calo, come già da prima lettura, dovrebbe arrivare dalla domanda interna; un apporto negativo è giunto anche dal commercio estero (con entrambi i flussi in netto calo). Le misure di distanziamento sociale introdotte dal mese di marzo hanno impattato negativamente soprattutto i servizi. In prospettiva, stimiamo una contrazione congiunturale decisamente più ampia nel 2° trimestre. Il 2020 potrebbe chiudersi con un calo del PIL di -9,1%; i rischi su tale stima sono verso il basso.