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30 Agosto 2021 – nota economica giornaliera

ITALIA – Venerdì, le indagini ISTAT di agosto hanno riportato un calo del morale di famiglie e imprese.
L’indice di fiducia economica delle imprese è calato dopo otto rialzi consecutivi da 115,9 a 114,2 con flessioni registrate in tutti i comparti settoriali ad eccezione del commercio al dettaglio.
Gli indici rimangono comunque su livelli storicamente elevati e non segnalano un’inversione di tendenza nel percorso di ripresa atteso per il 2° semestre.
Il morale delle famiglie è invece calato a 116,2 da 116,6 di luglio, ancora al di sopra dei livelli pre-crisi.

STATI UNITI – Per quanto riguarda i dati usciti venerdì, si rileva la forte dinamica del reddito personale (1% m/m) e il rallentamento della crescita dei consumi (0,3% m/m),dovuto alla contrazione nel comparto dei beni durevoli (dovuta alla carenza di auto in vendita).
Il deflatore dei consumi core, in rialzo di 0,3% m/m, registra un primo rallentamento della dinamica mensile dei prezzi dei beni e la stabilizzazione delle variazioni dei prezzi dei servizi, con indicazioni di possibile raggiungimento del picco dell’inflazione.

GIAPPONE – Le vendite al dettaglio di luglio sorprendono verso l’alto, con una variazione di 2,4% a/a (consenso: 2,1% a/a), con indicazioni positive su base mensile (1,1% m/m).

 

COMMENTI:

STATI UNITIInformazioni rilevanti per lo scenario della politica monetaria e per il sentiero dell’inflazione e della crescita.
Sul fronte della politica monetaria, l’intervento di Powell alla conferenza di Jackson Hole ha confermato che il tapering è ormai alle porte, pur segnalando che la sua attuazione e i suoi tempi non hanno implicazioni dirette per il sentiero dei tassi.
Powell ha chiarito che le condizioni per il tapering, cioè il “sostanziale ulteriore progresso” verso gli obiettivi di stabilità dei prezzi e occupazione, sono praticamente soddisfatte, ma ha ribadito che le condizioni per un rialzo dei tassi sono diverse e molto più stringenti.
Nel breve termine, prevediamo che a settembre la discussione su modi e tempi della riduzione degli acquisti di titoli entri nel vivo, con un probabile annuncio alla riunione del FOMC di novembre in vista di un inizio del tapering a dicembre, e una probabile conclusione nell’estate 2022.

 

PREVISIONI:

ITALIA – La stima finale del PIL italiano relativo al 2° trimestre dovrebbe confermare la lettura precedente.

AREA EURO
– Oggi le indagini della Commissione Europea sono attese evidenziare una correzione del morale diffuso a industria e servizi nel mese di agosto.
L’attività manifatturiera dovrebbe risultare penalizzata dai colli di bottiglia presenti lungo le filiere produttive mentre nei servizi le imprese potrebbero riportare qualche incertezza relativa alla diffusione della variante Delta.
Gli indici relativi dovrebbero comunque confermarsi su livelli elevati: il picco della ripresa potrebbe essere già stato raggiunto ma il ritmo di crescita dovrebbe rimanere solido anche nei prossimi mesi.
– In settimana, le rilevazioni sui prezzi al consumo di agosto dovrebbero riportare un ulteriore aumento dell’inflazione armonizzata in Germania, Francia, Italia e nel complesso dell’area euro.
Le vendite al dettaglio di luglio in Germania e area euro, oltre alle indicazioni sulle spese in Francia, dovrebbero offrire maggiori indicazioni sui consumi di beni a inizio trimestre.
Infine, il tasso di disoccupazione è visto stabile in Germania nel mese di agosto mentre è previsto in calo a luglio in Eurozona.

STATI UNITI – Non ci sono dati in pubblicazione oggi, ma la settimana è densa di appuntamenti importanti, con l’uscita degli indici ISM e, soprattutto, dell’employment report di agosto.
Le indagini di settore dovrebbero confermare il proseguimento della ripresa, pur in presenza di strozzature all’offerta persistenti nel manifatturiero e di qualche segnale di preoccupazione per l’aumento dei contagi e dei ricoveri causati dalla variante Delta.
Per quanto riguarda l’occupazione, la previsione è per un’ulteriore solida espansione di occupati (prev. Intesa Sanpaolo: 800 mila) in linea con quanto visto a luglio, insieme a un nuovo calo del tasso di disoccupazione (a 5,2% da 5,4%).