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29 Gennaio 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro ha chiuso la settimana passata sostanzialmente in range, e mostrando una dinamica contrastata venerdì sui dati, con la spesa per consumi più forte del previsto ma il deflatore core in calo più delle attese.
Questa settimana il focus mercoledì sarà sul FOMC che dovrebbe lasciare i tassi invariati, anche se importante sarà il messaggio sul timing dell’inversione di policy.
La Fed potrebbe cercare di far capire che la strada per riportare l’inflazione a target è ancora lunga.
Se riuscirà a essere sufficientemente convincente da indurre il mercato a posticipare le attese sul primo taglio dei tassi (attualmente 52% di probabilità implicita a marzo, 100% a maggio) il dollaro potrà rafforzarsi.
Giovedì, tuttavia, vi sarà un nuovo test con l’ISM manifatturiero, atteso in marginale calo e soprattutto venerdì con l’employment report, dal quale si attendono indicazioni di raffreddamento del mercato del lavoro, spunti che, se confermati, indebolirebbero il dollaro.

EUR – L’euro ha chiuso la settimana passata in leggero calo da 1,09 a 1,08 EUR/USD complice anche l’esito della riunione BCE e apre in calo anche oggi, appesantito da attese che domani il PIL del 4° trimestre mostri un’altra contrazione analoga a quella del 3° e che giovedì l’inflazione riveli un calo.
Il mercato sconta un taglio dei tassi a marzo con solo il 28% di probabilità, ma già ad aprile al 100%.
A meno di sorprese verso l’alto dai dati la moneta unica potrebbe quindi mantenersi sulla difensiva, a maggior ragione se l’esito del FOMC dovesse favorire il dollaro.

GBP – Anche la sterlina ha chiuso la settimana passata circa stabile sul dollaro in range tra 1,26 e 1,27 GBP/USD, ma dovrebbe ricevere maggiori spunti sull’esito della riunione BoE di giovedì.
Le attese sono per tassi fermi, ma potrebbe emergere ancora spaccatura all’interno del board, anche se chiarificatrici saranno le nuove proiezioni di crescita e inflazione che verranno pubblicate con il MPR aggiornato.
A nostro avviso il messaggio finale dovrebbe essere a favore di un’inversione di rotta della BoE successiva rispetto a BCE e Fed: in tal caso la sterlina dovrebbe rafforzarsi sia contro dollaro sia conto euro. Attualmente il mercato sconta un primo taglio dei tassi a maggio con probabilità del 52% che sale al 100% su giugno.

JPY – Lo yen ha chiuso la settimana passata circa stabile sul dollaro in area 148 USD/JPY dopo essere passato per un rafforzamento fino a 146 USD/JPY, seguendo perlopiù la dinamica dei rendimenti a lunga USA, che resteranno la chiave anche in questi giorni, in funzione dell’esito del FOMC e dei dati statunitensi.
Le nuove aperture alla riunione BoJ di martedì scorso verso l’avvio di un processo di normalizzazione della politica monetaria in coso d’anno restano comunque un fattore che dovrebbe contenere il downside dello yen, così come le indicazioni di rallentamento attese dai dati USA.