Seguci su twitter

Categorie

27 Ottobre 2020 – nota economica giornaliera

GERMANIAL’indice IFO a ottobre corregge da 93,2 a 92,7, perfettamente in linea con le nostre stime, segnando il primo calo dopo cinque mesi in risalita. Il dato precedente è stato rivisto al ribasso di due decimi.
L’indice sulla situazione corrente migliora più delle attese, salendo da 89,2 a 90,3, mentre quello sulle attese corregge più del previsto da 97,4 a 95,0.
Le aziende a ottobre sono diventate più scettiche sul livello di attività atteso nei prossimi mesi.
Notizie positive dal manifatturiero, dove l’indice è salito a 1,6 tornando per la prima volta in territorio positivo da giugno 2019: l’utilizzo della capacità produttiva è salito ancora e ora sfiora gli 80 punti. All’opposto, nei servizi l’attività si è degradata visibilmente e l’ottimismo per i prossimi mesi si è sensibilmente ridotto.
Anche nelle costruzioni si registra una battuta d’arresto del morale degli operatori, che rivedono al ribasso il loro giudizio sull’attività corrente.
Nel commercio, l’umore è leggermente peggiorato ma l’attività corrente rimane soddisfacente e nel complesso il comparto manifesta il trend migliore, al momento.
Complessivamente l’indagine di ottobre e la media mobile a tre mesi dell’indice suggeriscono che la crescita trimestrale sta virando da una fase di robusta espansione ad una di rallentamento: un’entrata debole nel quarto trimestre aumenta ulteriormente i rischi al ribasso per la ripresa nella parte finale dell’anno. Tuttavia, il governo tedesco dovrebbe rivedere domani la stima di variazione del PIL nel 2020 al rialzo da -5,8 a -5,5% a/a, confermando quella di 4,4% per il 2021.

STATI UNITI – Le vendite di nuove case a settembre calano di -3,5% m/m (+32,1% a/a) a 959 mila, da 994 mila di agosto (rivisto verso l’alto), ma restano su un solido trend espansivo.
Le scorte di case invendute, sono in calo di 36% rispetto a un anno fa e rappresentano un freno al trend delle vendite.
L’indagine sulla fiducia dei costruttori di case è sui massimi storici e punta al proseguimento del boom del settore in atto da fine 2019, soggetto ai vincoli dal lato dell’offerta, che rimane insufficiente a soddisfare la crescita della domanda.

 

COMMENTI:

STATI UNITI – Il Senato ha confermato la nomina di A. Coney Barrett a giudice della Corte Suprema, con un voto diviso lungo linee di partito (52-48) e un voto contrario repubblicano (S. Collins).
La nomina di Barrett, la terza durante il mandato di Trump, sposta definitivamente l’ago della bilancia nella Corte a favore dei conservatori, con una solida maggioranza di 6-3.
L’attività del Senato per procedere alla nomina di Barrett ha tolto ulteriore spinta a trovare un accordo su un pacchetto di stimolo prima del 3 novembre.
Un eventuale cambiamento degli equilibri politici dopo le elezioni rende più difficile un accordo prima di fine anno, a meno di un netto peggioramento del quadro sanitario ed economico nel prossimo mese: aumenta così la probabilità di un rallentamento più marcato del previsto fra fine 2020 e inizio 2021.

 

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha aperto la settimana al rialzo nel suo ruolo di safe haven sull’ampio aumento della risk aversion (e calo della borsa) al diminuire della probabilità di rapida approvazione di un nuovo pacchetto di stimolo fiscale e all’aumentare dei contagi sia negli USA sia in Europa.
L’entità del movimento è comunque contenuta, soprattutto se rapportata a quella della risk aversion e della borsa, a indicare probabilmente che l’elevata incertezza a una settimana dalle presidenziali fa prevalere la cautela negli investitori.
A meno di novità significative sui fronti caldi (stimolo fiscale ed elezioni) il dollaro dovrebbe mantenere questo tipo di dinamica.

EURL’euro ha aperto la settimana in calo sul recupero del dollaro, mantenendosi comunque in area 1,18 EUR/USD.
La moneta unica risente negativamente dei rischi derivanti dall’evoluzione sfavorevole dei contagi in Europa e relative nuove misure di contenimento.
Anche il calo dell’IFO tedesco ha contribuito ieri a indebolire il cambio.
Oggi saranno i temi USA i driver, mentre giovedì nuovi spunti verranno dalla riunione BCE.
Nel frattempo comunque l’euro rimane privo di spunti di forza propria.

GBPLa sterlina ha aperto la settimana in calo contro dollaro da 1,30 a 1,29 GBP/USD sul generalizzato recupero di quest’ultimo e al rialzo contro euro da 0,91 a 0,90 EUR/GBP per via del maggior calo dell’EUR/USD.
Il capo negoziatore UE Barnier resterà a Londra fino a mercoledì per proseguire i negoziati post-Brexit.
Questo, insieme a ventilate aperture francesi sulla questione dei diritti di pesca, mantengono un mood moderatamente positivo circa la prospettiva che un accordo possa alla fine essere raggiunto.
In assenza di novità effettive su questo fronte però l’upside della valuta britannica resta, ragionevolmente, compresso.

JPYLo yen ha aperto la settimana in calo contro dollaro da 104 a 105 USD/JPY, sul generalizzato recupero del biglietto verde. Contro euro invece è salito da 124 a 123 EUR/JPY per via del maggior calo dell’EUR/USD. Temi USA e dinamiche del dollaro restano i driver.

 

PREVISIONI:

AREA EURO – La crescita annua di M3 in settembre dovrebbe essere stata del 9,5%. L’espansione continua a essere trainata dalla componente più liquida, M1, che stimiamo al 13,1% a/a.
Dal lato delle contropartite, l’espansione è alimentata dagli acquisti di attività finanziarie effettuati dall’Eurosistema, che si rifletteranno in un contributo crescente dei crediti verso il settore pubblico; al contrario, ci attendiamo una riduzione del contributo del credito al settore privato.

STATI UNITI
– Gli ordini di beni durevoli a settembre (prel.) sono previsti in rialzo di 0,9% m/m dopo 0,5% m/m, con un contributo positivo dei trasporti anche grazie alla componente dell’aeronautica civile.
Al netto dei trasporti, la variazione attesa è di 0.6% m/m dopo 0,6% m/m.
Le indagini del manifatturiero a settembre hanno continuato a mostrare attività in crescita e ordini in accelerazione, con indicazioni espansive per i mesi finali del 2020.
L’aggregato degli ordini di beni capitali, al netto di difesa e aerei, dovrebbe segnare un aumento di 0,6% m/m, in rallentamento rispetto a +1,9% m/m di agosto, ma continuare a segnalare espansione per gli investimenti fissi delle imprese nel 4° trimestre.
– La fiducia dei consumatori rilevata dal Conference Board a ottobre è prevista in aumento a 102,9, da 101,8 di settembre.
L’indagine dell’Univ. of Michigan ha visto un ulteriore incremento ad ottobre, dopo l’ampio rialzo di settembre, spinto dalle aspettative e nonostante un ritracciamento delle condizioni correnti.
Anche la fiducia del Conference Board dovrebbe vedere un miglioramento moderato delle aspettative a fronte di una correzione dell’indice coincidente, alla luce della fine dell’integrazione federale dei sussidi di disoccupazione e dello stallo dei negoziati per il nuovo pacchetto fiscale.