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27 Agosto 2021 – nota economica giornaliera

AREA EURO – A luglio la crescita di M3 ha rallentato a 7,6% a/a da 8,3% a/a precedente.
Sono ancora gli acquisti dell’Eurosistema a fornire il contributo principale all’espansione dell’aggregato monetario.
Nei prossimi mesi la crescita di M3 è vista in progressiva decelerazione per via sia del confronto con lo scorso anno che per il ridimensionamento delle misure di sostegno che hanno sostenuto il credito durante l’emergenza sanitaria.

 

COMMENTI:

BCE – Ieri la Banca Centrale Europea ha pubblicato i verbali della riunione di politica monetaria di luglio.
Il documento riporta il dibattito interno all’Istituto relativamente l’adattamento della guidance alla nuova strategia di politica monetaria.
La maggioranza del Consiglio ha concordato con la nuova formulazione e solo pochi membri hanno mostrato il proprio disaccordo esprimendo le preoccupazioni circa una politica monetaria eccessivamente espansiva a lungo, soprattutto relativamente alla tolleranza di un overshoot dell’inflazione, che potrebbe minare la credibilità dell’Istituto.
Anche la relazione tra le indicazioni prospettiche sui tassi e quelle sugli acquisti è stata citata come un elemento di incertezza; è stato comunque concordato come la guidance sull’APP verrà discussa in riunioni successive.
Nel complesso il quadro per la politica monetaria in area euro rimane ampiamente espansivo: a settembre, in uno scenario reso ancora incerto dalla diffusione della variante Delta, la BCE potrebbe decidere di confermare i volumi PEPP e scegliere di rinviare la decisione di riduzione degli acquisti netti a dicembre.

STATI UNITI – L’evento del giorno sarà l’intervento di Powell al simposio di Jackson Hole.
Alla vigilia dell’apertura dei lavori, E. George (Kansas City Fed) ha detto che, alla luce della crescita solida di attività e occupazione, sarà possibile iniziare una riduzione dello stimolo “prima piuttosto che dopo”.
Oggi, il discorso di Powell, a nostro avviso, non dovrebbe modificare in modo significativo la comunicazione già emersa dal FOMC, dai verbali e dai discorsi.
Powell dovrebbe confermare una valutazione positiva dello scenario, caratterizzato da un avvicinamento agli obiettivi di stabilità dei prezzi e massima occupazione, e sottolineare che i recenti rialzi dell’inflazione ben oltre il 2% dovrebbero essere temporanei aggiustamenti post-pandemia.
In questo quadro, il presidente della Fed dovrebbe quindi segnalare che i tempi del tapering sono vicini, se pure ancora condizionati a qualche conferma di condizioni favorevoli sul fronte macro e su quello sanitario.
La nostra previsione è che però Powell non dia dettagli né sui tempi né sulle condizioni specifiche del tapering nel suo discorso di oggi, rinviando a una riunione del FOMC, probabilmente quella di novembre, il compito di comunicare in modo ufficiale la svolta, con l’obiettivo di iniziare la riduzione degli acquisti a dicembre o gennaio.
Le indagini dei Primary Dealers e dei Market Participants condotte a luglio dalla NY Fed riportano come previsione mediana una riduzione di Treasury di 10 mld al mese e di MBS di 5 mld al mese a partire da gennaio, con un sentiero che porterebbe a concludere definitivamente gli acquisti entro il 3° trimestre del 2022.
È probabile che, a meno di sorprese dai dati o da eventi esogeni, il programma che il FOMC potrebbe delineare alle prossime riunioni sia in linea con lo scenario previsto nelle indagini.

 

PREVISIONI:

ITALIA – La fiducia di famiglie e imprese è attesa scendere ad agosto, spinta in basso dalle preoccupazioni per una nuova ondata pandemica in autunno.

FRANCIA – Questa mattina, l’INSEE pubblicherà il dato relativo alla fiducia dei consumatori di agosto, attesa calare al di sotto della media di lungo periodo.
La lettura potrebbe risentire negativamente della futura propensione al consumo, compressa sia dall’attuale scenario pandemico (peggiore che in altri Paesi europei e non in via di miglioramento), che da aspettative per una rapida crescita dei prezzi.
Un contributo positivo, viceversa, potrebbe giungere dalle prospettive di occupazione, sostenute da un quadro di ripresa economica generale, che resta inalterato.

STATI UNITI
– Fra i dati relativi a luglio in uscita oggi, la spesa personale dovrebbe essere in rialzo di 0,4% m/m, spinta dai servizi e dai beni non durevoli (benzina), ma frenata da un’ampia correzione per i beni durevoli (auto).
Il reddito personale dovrebbe essere in rialzo contenuto (0,3% m/m), con il reddito da lavoro in solida espansione e i trasferimenti pubblici in calo (fine dei programmi federali per la disoccupazione).
L’attenzione sarà concentrata sul deflatore dei consumi, che dovrebbe registrare una variazione di 0,5% m/m per l’indice totale e di 0,4% m/m (3,7% a/a) per quello core, con rialzi più ampi rispetto al CPI.
La componente sanità del deflatore dovrebbe registrare una netta accelerazione, alla luce delle informazioni viste con il PPI.
– La fiducia dei consumatori rilevata dall’Univ. of Michigan ad agosto (finale) dovrebbe recuperare solo in minima parte il calo della lettura preliminare, stabilizzandosi a 71.