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26 Agosto 2020 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro ha corretto ieri, ma è comunque riuscito a mantenere almeno parte del recupero di venerdì. Il cedimento è perlopiù dovuto alla delusione dal dato di fiducia dei consumatori di agosto, che è sceso contro attese di seppur lieve aumento, a conferma delle preoccupazioni generate dalla ripresa dei contagi post-uscita dal lockdown.
A contenere l’effetto ribassista sul biglietto verde ha contribuito il dato sulle vendite di case che ha invece sorpreso mostrando un miglioramento superiore al previsto.
Il confronto sfavorevole con l’IFO tedesco lascia il dollaro comunque esposto a nuova debolezza in assenza di sviluppi positivi sul fronte della politica fiscale e sul fronte dei dati.
Tuttavia, nella notte sui mercati asiatici il biglietto verde ha riaperto in leggero rialzo, un possibile segnale che i temi ribassisti sono già stati perlopiù scontati dal mercato.
Oggi escono i dati sugli ordini di beni durevoli di luglio: un’altra eventuale delusione indebolirebbe ulteriormente il biglietto verde, ma l’effetto finale potrebbe restare contenuto in attesa dell’intervento di Powell domani al Simposio di Jackson Hole.

EURL’euro è risalito ieri da 1,17 a 1,18 EUR/USD chiudendo poco sopra la resistenza chiave di 1,1820 EUR/USD, sorretto dall’IFO tedesco di agosto che ha mostrato un miglioramento (poco) superiore alle attese. Nella notte sui mercati asiatici ha però riaperto in calo riportandosi sotto 1,1820 EUR/USD, un’indicazione che a questi livelli sono necessari spunti rialzisti molto forti e significativi per far salire ulteriormente il cambio.
Tra oggi e domani saranno i dati USA e l’intervento di Powell a fare da driver.
Il livello da monitorare resta la resistenza di 1,1820 EUR/USD: un suo sfondamento in senso proprio riaprirebbe tecnicamente il fronte rialzista in direzione di 1,20-1,25 EUR/USD.

GBPLa sterlina si è rafforzata ieri sia contro dollaro da 1,30 a 1,31 GBP/USD sull’indebolimento del biglietto verde post-dati USA sia contro euro da 0,90 a 0,89 EUR/GBP.
La delusione dell’indagine CBI per il settore distributivo che ha mostrato un peggioramento in agosto contro attese di miglioramento non ha prodotto ripercussioni negative sul cambio.
Questa notte sui mercati asiatici la sterlina è però già leggermente arretrata contro dollaro, meno comunque dell’euro.
I driver tra oggi e domani saranno ancora gli sviluppi sul fronte USA, ma dai nuovi livelli di cambio GBP/USD non è detto che in caso di rinnovata debolezza del dollaro la sterlina riesca a rafforzarsi anche contro euro come è stato ieri.
Venerdì invece il focus tornerà sul fronte domestico con l’intervento di Bailey.

JPYLo yen invece è sceso ieri contro dollaro da 105 a 106 USD/JPY, prevalendo il ridimensionarsi del suo ruolo di safe haven sui segnali di distensione nei rapporti commerciali USA-Cina.
Il calo è stato amplificato contro euro da 124 a 126 EUR/JPY per via del contestuale rafforzamento dell’EUR/USD.
Nella notte sui mercati asiatici la valuta nipponica ha però già in parte recuperato.
Tra oggi e domani i dati USA e l’intervento di Powell dovrebbero tornare a fare da driver.
In caso di indicazioni sfavorevoli al biglietto verde, lo yen dovrebbe rafforzarsi contro dollaro ma indebolirsi contro euro.