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24 Gennaio 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro è risalito ieri dopo il calo post-BoJ ma è di nuovo in arretramento, quasi totale, questa mattina, in cerca di una direzione sotto spinte contrastanti dove il lieve miglioramento di sentiment per le misure di sostegno alla ripresa che le autorità cinesi intendono adottare toglie slancio al biglietto verde, mentre le indicazioni dalla Fed a favore di un’inversione di policy più tardiva rispetto a quanto sconta il mercato gli offrono maggior sostegno.
I PMI di oggi sono attesi stabili o in lieve calo: a meno quindi di ampie sorprese verso l’alto il dollaro potrebbe mantenersi sulla difensiva dopo il recupero di ieri.

EURL’euro è sceso ieri da 1,09 a 1,08 EUR/USD penalizzato anche dai dati sulla fiducia dei consumatori dell’area che hanno mostrato un peggioramento contro attese di lieve miglioramento, ma ha già perlopiù recuperato questa mattina, prevalentemente di riflesso all’indebolimento generalizzato del dollaro. L’upside appare comunque limitato perché anche i PMI appena pubblicati forniscono segnali di difficoltà per la crescita, con l’indice del manifatturiero che sale più delle attese ma quello dei servizi che scende contro aspettative di aumento, fermi restando entrambi ancora sotto quota 50.
Molto importante sarà il messaggio che la BCE veicolerà domani, implicitamente, sul timing dell’inversione di policy.

GBP – La sterlina, che aveva aperto al rialzo ieri contro dollaro ha poi chiuso in calo sul recupero di quest’ultimo da 1,27 a 1,26 GBP/USD, ma è già più che risalita questa mattina sui PMI che si sono rivelati migliori del previsto, avvalorando l’ipotesi che la BoE dovrebbe avviare la svolta di policy più tardi di Fed e BCE, permanendo maggiormente e più a lungo i rischi inflazionistici.
Sui PMI oggi si è ulteriormente apprezzata anche contro euro pur restando in area 0,85 EUR/GBP.
A meno di significative delusioni dai dati USA l’upside contro dollaro dovrebbe comunque essere per ora limitato.

JPY – Lo yen dopo l’iniziale apprezzamento post-BoJ ieri da 148 a 146 USD/JPY contro dollaro ha poi leggermente ceduto sulla salita dei rendimenti a lunga USA ma apre di nuovo in recupero oggi su attese che entro i prossimi mesi la BoJ potrebbe avviare il processo di normalizzazione della politica monetaria, anche dismettendo i tassi negativi: un timing ragionevole a meno di indicazioni sfavorevoli sul fronte prezzi/salari potrebbe essere aprile.
In questi giorni comunque sarà ancora la dinamica dei rendimenti USA in funzione dei dati statunitensi a condizionare lo yen.