Seguci su twitter

Categorie

23 Ottobre 2020 – nota economica giornaliera

AREA EURO – La stima flash dell’indice di fiducia dei consumatori elaborato dalla Commissione Europea ha registrato un netto calo in ottobre, a -15,5 punti da -13,9 di settembre.
L’indagine congiunturale di questo mese inizia a riflettere la preoccupazione legata alla seconda ondata di contagi.
Considerando l’evoluzione in corso della pandemia e l’intensificarsi delle misure restrittive, è probabile che la fiducia dei consumatori calerà ancora nei prossimi mesi, anche se dovrebbe mantenersi al di sopra dei minimi visti tra aprile e maggio.

FRANCIA – L’indice di fiducia presso le imprese manifatturiere elaborato dall’INSEE è calato a sorpresa a 93 e il dato di settembre è stato rivisto al ribasso di due punti a 94 da 96. È il primo calo da maggio scorso, spiegato soprattutto da un minor ottimismo su ordini e prospettive economiche; il dato sulla produzione passata, invece, è in rialzo.
A livello settoriale, peggiorano produzione di mezzi di trasporto, agroalimentare, chimica; migliorano ancora gli altri comparti. Il dato di ottobre sembra suggerire un andamento debole della produzione industriale nel quarto trimestre dopo il balzo atteso nel terzo.
Non sorprende affatto, invece, il crollo della fiducia nei servizi (da 94 a 89): anche in questo caso la flessione è legata a un drastico peggioramento delle aspettative su domanda, attività e prezzi; la fiducia si sta indebolendo soprattutto nei servizi di ristorazione ed alloggio, attività immobiliari e servizi amministrativi/di supporto.

STATI UNITI
 – Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana conclusa il 17 ottobre (che coincide con il periodo di rilevazione dell’employment report) calano a 787 mila (-55 mila) da 898 mila della settimana precedente (rivisto verso il basso di 56 mila unità).
In termini non destagionalizzati, le nuove richieste correggono di -73.125 e scendono a 756.617.
Nella stessa settimana, i sussidi erogati con il programma federale Pandemic Unemployment Assistance sono pari a 345.440.
I sussidi esistenti nella settimana conclusa il 10 ottobre sono in calo di 1,024 mln, a 8,373 mln. In termini non destagionalizzati, i sussidi statali esistenti sono in flessione di 1,018 mln, a 7,992 mln.
Il numero totale di sussidi in essere nella settimana conclusa il 3 ottobre si attesta a 23,150 mln, in calo di 1,046 mln dalla settimana precedente.
Il trend discendente dei sussidi statali esistenti unito ai segnali dei programmi federali indica un costante, graduale miglioramento del mercato del lavoro, coerente con una crescita occupazionale mensile in linea con la variazione di settembre e compresa fra 600 e 800 mila nuovi occupati a ottobre.
– Le vendite di case esistenti a settembre aumentano più delle attese, salendo a 6,54 mln (+9,4% m/m, +20,9% a/a).
Il prezzo mediano di vendita è in rialzo di 15% a/a, con un ulteriore calo delle scorte di case invendute (pari a 2,7 mesi di vendite) e una ulteriore riduzione del periodo in cui le case in vendita sono sul mercato (il 71% era stato sul mercato per meno di un mese).
Il forte rialzo delle vendite a settembre è in contrasto con la regolarità in base alla quale verso fine anno l’attività sul mercato immobiliare residenziale rallenta.
Gli effetti della pandemia sui comportamenti degli individui continuano a influenzare in modo massiccio il settore dell’edilizia residenziale e probabilmente resteranno in atto anche nei prossimi trimestri.

GIAPPONE
 – Il CPI core (al netto di alimentari freschi) a settembre cala di -0,3% a/a, dopo -0,4% a/a ad agosto. Al netto delle misure adottate nell’autunno 2019 (aumento dell’imposta sui consumi e riduzione delle tariffe scolastiche), l’inflazione core è stimata a-0,6% a/a. l’indice al netto di alimentari freschi ed energia è stabile su base annua.
Nei prossimi mesi, l’inflazione dovrebbe continuare a scendere, assestandosi intorno a -1% a/a nel 1° trimestre del 2021, per poi risalire gradualmente verso lo zero nella parte centrale del prossimo anno.
La riunione della BoJ della prossima settimana non dovrebbe modificare la politica monetaria in atto, anche se dovrà probabilmente aggiornare le previsioni di crescita e inflazione con revisioni verso il basso.
– Il PMI manifatturiero flash aumenta modestamente a ottobre, salendo a 48 da 47,7 di settembre.
Lo spaccato dell’indagine non dà indicazioni particolarmente positive, con l’occupazione a 49,6 da 49,8, i nuovi ordini a 45,8 da 45,3, la produzione a 47 da 46.
Anche nei servizi l’indice rimane in territorio recessivo, da 46,1 a 46,7, ma si registra un ulteriore miglioramento per quanto riguarda le aspettative di attività, in rialzo da 53,3 a 55,5.
Lo scenario dell’economia giapponese rimane fragile e dipendente da ulteriore stimolo fiscale.

 

COMMENTI:

AREA EURO-COVID-19 – In Francia, il primo ministro ha annunciato che il coprifuoco dalle h. 21:00 alle h. 06:00 viene esteso da oggi ad altri 38 dipartimenti, per un totale di 54 su 102. Qualora non vi fossero miglioramenti del quadro epidemico, saranno adottati provvedimenti più severi: la situazione sarà riesaminata dal governo la prossima settimana.
In Spagna, il consiglio interterritoriale del sistema sanitario nazionale ha approvato nuove misure per frenare il numero dei contagi; per il momento non sono previste forti restrizioni della mobilità notturna. Andalusia, comunità Valenciana, nonché Castiglia e León saranno le prime regioni ad adottare il coprifuoco. Anche in Grecia il governo ha introdotto un coprifuoco dalle 0.30h alle 5:00h nelle zone con maggiore incidenza di contagi, inclusa Atene.

STATI UNITI – Il secondo e ultimo dibattito presidenziale prima del voto si è svolto in modo decisamente più costruttivo rispetto alla prima, disastrosa performance di qualche settimana fa, mantenendo il focus sui temi cruciali per il paese e gli scambi verbali su toni civili.
Trump ha mantenuto un atteggiamento controllato sui punti sollevati dalla moderatrice e negli attacchi a Biden.
Il dibattito ha toccato la gestione di Covid e il futuro della pandemia, questioni razziali, assicurazione sanitaria, l’operato di Biden come politico, fracking e l’industria petrolifera, le tasse di Trump, gli effetti di un rialzo del salario minimo.
Nel complesso, nessuno dei due candidati ha commesso errori significativi ed entrambi hanno avuto l’occasione di delineare le linee di fondo della loro campagna, con Trump ottimista sulla scomparsa della pandemia e Biden preoccupato di un “inverno buio”.
A questo stadio della campagna elettorale, con più di 45mln di individui che hanno già votato per posta o di persona, il dibattito di ieri non dovrebbe essere in grado di modificare in modo significativo le opinioni degli elettori. Storicamente, i dibattiti sono sempre stati senza conseguenze sul voto.
Il primo dibattito Trump-Biden ha avuto effetti sui sondaggi (a favore di Biden), portando il vantaggio di Biden intorno a 10 punti, per via della totale mancanza di civiltà del presidente, ma ora il distacco fra i candidati si è parzialmente richiuso.
A ieri, la media dei sondaggi delle ultime due settimane rilevata da realclearpolitics vede Biden in vantaggio di 7,9 punti su Trump (50,7 a 42,8), circa in linea con i livelli estivi, precedenti il primo dibattito. Sembra probabile che il dibattito di ieri sera torni alla norma di evento utile, ma non determinante.

 

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro si è ripreso, recuperando parzialmente la correzione di mercoledì, prima sul nuovo ridimensionarsi delle probabilità di una rapida approvazione dell’atteso pacchetto di stimolo fiscale e poi sull’esito del secondo, e ultimo, dibattito presidenziale (più equilibrato e costruttivo del primo) che ha visto ridursi leggermente il vantaggio di Biden su Trump.
Sul fronte dei dati escono oggi i PMI, attesi positivi, ma anche in caso di eventuali sorprese positive il dollaro si appresta a chiudere in calo su base settimanale.

EURSul recupero del dollaro l’euro ha corretto da un massimo di 1,1866 a un minimo stamani di 1,1785 EUR/USD, ma oggi è già risalito in area 1,18 EUR/USD, rafforzandosi sul PMI manifatturiero tedesco che ha mostrato un miglioramento superiore alle attese, seguito dal PMI manifatturiero aggregato dell’area che ha anch’esso sorpreso al rialzo mostrando un aumento contro attese di calo.
L’indice aggregato dei servizi però è sceso più del previsto a conferma del rischio di ricadute economiche negative per via dell’evoluzione sfavorevole dei contagi.
Questo tiene compresso l’upside
della moneta unica, anche se su base settimanale il cambio dovrebbe chiudere al rialzo.

GBPAnche la sterlina è scesa contro dollaro da 1,31 a 1,30 GBP/USD sul recupero di quest’ultimo, ma oggi è di nuovo in risalita. Pressoché stabile invece contro euro in area 0,90EUR/GBP.
In assenza di novità, soprattutto concrete, sul fronte dei negoziati post-Brexit con l’UE, anche la valuta britannica segue i driver del biglietto verde.
Oltre al flusso di notizie sui negoziati, restano comunque da seguire i dati domestici, soprattutto in relazione all’evoluzione negativa dei contagi anche nel Regno Unito.
Oggi le vendite al dettaglio hanno mostrato un miglioramento superiore alle attese ma i PMI di ottobre sono scesi.
In assenza di una svolta positiva nei negoziati post-Brexit, l’upside della sterlina resta dunque contenuto.

JPYLo yen si è indebolito ieri contro dollaro sul recupero di quest’ultimo ma si è ripreso nella notte dopo il dibattito presidenziale, registrando l’incertezza (e la cautela) che permane su questo fronte. Si tratta comunque di movimenti contenuti che lasciano il cambio in area 104 USD/JPY.
Contro euro lo yen si è rafforzato da 124 a 123 EUR/JPY, per via del maggior calo dell’EUR/USD.

 

PREVISIONI:

AREA EURO – Ci attendiamo che la stima flash del PMI manifatturiero registri un calo in ottobre, da 53,7 a 53,0. Il PMI servizi dovrebbe segnare un’accelerazione del ritmo di contrazione, da 48,0 a 46,8. Di conseguenza, il PMI composito è visto passare da 50,4 a 49,6.
In sostanza, gli indici dovrebbero mostrare un peggioramento, dopo la fase di espansione registrata nel trimestre estivo.

BELGIO – L’indice di fiducia economica BNB è visto a ottobre in marginale miglioramento (da -10,8 a -10,0) trainato, pensiamo, da un ulteriore progresso del comparto manifatturiero. L’indice rimane ancora di una deviazione standard al di sotto del livello di febbraio.

STATI UNITI  – Il PMI flash manifatturiero a ottobre è atteso a 53,5, da 53,2 di settembre. Le indagini del settore restano sostenute, con indicazioni favorevoli per l’attività in autunno, e sono in linea con il trend positivo degli indicatori settimanali (produzione di acciaio, traffico merci).
Il settore auto rimane in fase di eccesso di domanda, e dovrebbe registrare un’ulteriore espansione anche grazie alla riduzione dei colli di bottiglia all’offerta.
L’indice dei servizi dovrebbe aumentare a 55, dopo 54,6 di settembre, sulla scia della crescita di attività nell’istruzione e nella sanità e di una graduale ripresa del traffico aereo e dei servizi aggregativi, nonostante la persistente crescita di contagi compresa fra 50 mila e 60 mila nuovi casi al giorno.