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23 Febbraio 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro, che era in calo ieri mattina, si è ripreso nel pomeriggio sui dati USA chiudendo al rialzo, seppur solo lievemente, e aprendo al rialzo anche oggi.
Il PMI manifatturiero ha sorpreso favorevolmente, così come I dati sui sussidi di disoccupazione, il che ha prevalso sull’indicazione negativa giunta dal PMI servizi che invece ha deluso.
I rendimenti sono saliti e sono scese ulteriormente le probabilità di mercato di un taglio dei tassi a maggio da 28% a 20% rispetto al giorno precedente, e anche a giugno da 88% a 76% restando al 100% su luglio.
Nel brevissimo termine se i dati USA non deluderanno il dollaro potrebbe riuscire a stabilizzarsi o a recuperare leggermente.

EUR – L’euro, che era salito ampiamente ieri sui PMI, restando comunque in area 1,08 EUR/USD, ha ridimensionato quasi interamente i guadagni sui dati USA del pomeriggio chiudendo solo marginalmente al rialzo e oggi ha aperto in lieve calo.
I dati tedeschi di questa mattina mantengono infatti indicazioni contrastanti confermando uno scenario di crescita stagnante: è stata confermata infatti la contrazione del PIL nel 4° trimestre (-0,3% t/t) mentre l’IFO è salito solo leggermente, come da attese, ma la componente delle condizioni correnti ha deluso.
Il downside dell’euro è comunque limitato perché il mercato ha mantenuto basse (36%) le probabilità di un primo taglio dei tassi BCE ad aprile e ha ridotto da 100% a 96% quelle su giugno lasciando al 100% quelle su luglio.
In attesa di spunti chiarificatori il cambio dovrebbe perlopiù mantenersi nel range corrente 1,07-1,08 EUR/USD.

GBP – La sterlina, che aveva aperto al rialzo ieri contro dollaro sul cedimento di quest’ultimo, ha poi ridimensionato i guadagni da 1,27 a 1,26 GBP/USD, prima sui PMI domestici, contrastanti, poi sui dati USA, pur chiudendo comunque al rialzo alla fine.
La prospettiva che la BoE tagli i tassi dopo BCE e Fed contribuisce a ridurre il downside della sterlina che in assenza di spunti propri oggi dovrebbe restare in range.
Sul mercato si è comunque ridotta ancora la probabilità di un primo taglio dei tassi a giugno da 52% di ieri a 44% di oggi e non è più al 100% ma al 96% quella su agosto, restando al 100% su settembre.
Contro euro, infatti, la sterlina è in rafforzamento da ieri, seppure ancora in area 0,85 EUR/GBP.

JPYLo yen si mantiene in calo contro dollaro seppure ancora in area 150 USD/JPY penalizzato dalla tendenza rialzista dei redimenti a lunga USA.
Gli interventi verbali delle autorità giapponesi sul cambio contribuiscono a contenere il downside.
Nel breve tuttavia i rischi restano verso il basso per lo yen per via dei differenziali di tasso/rendimento sfavorevoli, a meno di delusioni importanti dai dati USA.