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23 Dicembre 2022 – nota economica giornaliera

ITALIA – Ieri il PPI è tornato a crescere a novembre (+2,6% m/m), dopo la correzione registrata nel mese precedente, trainato dalla risalita dei prezzi del gas naturale.
L’inflazione dei prezzi alla produzione riaccelera quindi al 29,4% a/a da 27,7% di ottobre.
Al netto dell’energia la crescita dei prezzi è solo marginale (+0,1% m/m), e in rallentamento su base annua (11,4% da 12,3%).

ITALIA – Il fatturato industriale è calato per il secondo mese ad ottobre (-0,8% da -1,2% m/m): tra i principali raggruppamenti d’industrie, solo i beni strumentali evitano una contrazione congiunturale.
In termini tendenziali il fatturato resta in crescita di un ancora solido 12,5% (da un precedente 18%), ma il dato è influenzato dall’effetto-prezzi: il volume di vendite nel settore manifatturiero registra infatti un calo congiunturale di -1,6% e una sostanziale stagnazione su base tendenziale.

ITALIA– Infine, i dati sul commercio extra-UE di novembre hanno evidenziato un balzo delle esportazioni (+8,3% m/m) e un calo per le importazioni (-3,4% m/m).
La forte crescita dell’export è spiegata da movimentazioni occasionali di impatto elevato nella cantieristica navale, al netto delle quali le vendite all’estero sono cresciute del 3,2% m/m.
Il calo dell’import continua a riflettere, come già ad ottobre, la diminuzione degli acquisti di gas naturale.

PAESI BASSI – Questa mattina la seconda lettura ha confermato il calo del PIL di -0,2% t/t nel 3° trimestre (3,1% a/a), da un precedente 2,4% t/t (5,1% a/a), per via esclusivamente del contributo negativo della domanda interna.
Vediamo una contrazione del PIL lievemente più marcata per i trimestri a cavallo d’anno; la crescita annua è vista a 0,5% nel 2023 dal 4,2% stimato per il 2022.

STATI UNITI
 – Ieri, le richieste di sussidi di disoccupazione al 17 dicembre sono calate marginalmente a 216 mila, su un modesto trend verso l’alto da qualche mese, ma ancora ampiamente al di sotto dei livelli pre-pandemici e in linea con un mercato del lavoro sempre sotto pressione.
– La stima finale del PIL del 3° trimestre ha registrato una revisione verso l’alto, con una variazione di 3,2% t/t ann., da 2,9% t/t ann. della stima preliminare e dopo -0,6% t/t ann. della primavera.
Il dato del 3° trimestre riflette revisioni verso l’alto per i consumi (2,3% t/t ann.) e gli investimenti non residenziali (6,2% t/t ann.), in parte compensate da revisioni verso il basso delle scorte.

GIAPPONE – Il CPI a novembre ha registrato un aumento di 0,2% m/m (3,8% a/a).
L’indice al netto degli alimentari freschi è cresciuto di 0,4% m/m, portando la variazione tendenziale a 3,7% a/a (massimo dal 1981), con incrementi diffusi nel comparto dei beni, spinti dallo yen debole, e generale debolezza per i servizi.
L’inflazione core dovrebbe essere ancora in rialzo fino a gennaio, con un picco poco sopra 4% a/a a inizio 2023.
Successivamente, con l’entrata in vigore dei sussidi pubblici al costo dell’energia e il rientro delle pressioni sui prezzi dei beni, l’inflazione dovrebbe svoltare, tornando verso l’1% nella seconda metà del 2023 e rendendo poco probabili cambiamenti alla politica monetaria giustificati da inflazione e salari anche dopo la fine del mandato di Kuroda, ad aprile 2023.

 

COMMENTI:

ITALIA – La Camera voterà oggi la Legge di Bilancio, sulla quale il Governo ha posto la questione di fiducia. Le dichiarazioni di voto sono attese dalle ore 19, le operazioni di voto cominceranno dalle 20,30.

STATI UNITI – Il Senato, con un voto bipartisan, ha approvato il rinnovo delle leggi di spesa, per un totale di 1,6 tln, con il voto della Camera atteso per oggi.
Gli interventi sono espansivi rispetto al 2022, con incrementi di 45 mld per la difesa e 40 mld per la spesa ex-difesa e garantiscono il finanziamento delle spese fino a settembre 2023.

 

PREVISIONI:

ITALIA – Oggi la fiducia di consumatori e imprese è attesa in recupero a dicembre, in linea con quanto visto negli altri principali Paesi europei.
Il morale delle famiglie è visto a 98,5 da 98,1 precedente, grazie al recente parziale ridimensionamento delle attese di inflazione.
La fiducia delle aziende manifatturiere è attesa a 103 da 102,5 di novembre.
Il livello delle indagini resta comunque coerente con una possibile contrazione del PIL tra fine 2022 e inizio 2023.

AREA EURO – In calendario la lettura finale del PIL in Spagna nel 3° trimestre, attesa confermare la crescita di 0,2% t/t.

STATI UNITI
 – Oggi la spesa personale di novembre dovrebbe essere in rialzo contenuto, 0,1% m/m, dopo 0,8% m/m di ottobre, sulla scia di un calo nel comparto dei beni e un aumento moderato in quello dei servizi, con indicazioni ancora positive per la dinamica dei consumi nel 4° trimestre.
Il reddito personale dovrebbe tornare su un trend moderato, con una variazione di 0,2% m/m, dopo il balzo di ottobre dovuto a fattori una tantum di natura fiscale.
Il deflatore dei consumi core dovrebbe dare un altro segnale di moderazione, con un incremento di 0,2% m/m (4,7% a/a), anche se le previsioni per dicembre sono di riaccelerazione della dinamica mensile a 0,4% m/m ma di ulteriore calo della variazione tendenziale a 4,6% a/a.
– Le vendite di case nuove a novembre dovrebbero proseguire sul sentiero verso il basso, calando a 600 mila da 632 mila di ottobre.