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23 Aprile 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro apre la settimana in lieve calo tra ieri e oggi, fisiologico dopo l’ampia salita recente, in attesa di nuove indicazioni dai dati di giovedì (PIL) e venerdì (deflatori) da cui non si attendono però segnali chiaramente rialzisti, a meno di sorprese verso l’alto.
Oggi il mercato ha rivisto ancora al ribasso la probabilità di un primo taglio dei tassi a luglio-settembre da 48-88% a 44-84%.

EURL’euro apre la settimana al rialzo da un minimo di 1.0622 EUR/USD ieri a un massimo odierno di 1,0695 EUR/USD, aiutato dai PMI dell’area che oggi hanno mostrato un miglioramento superiore alle attese a livello composito, dovuto però alla componente servizi, perché il manifatturiero ha perlopiù deluso, scendendo contro aspettative di aumento.
Domani si attende un miglioramento anche dall’IFO tedesco: a meno di delusioni l’euro potrebbe tentare di consolidare o almeno riuscire a stabilizzarsi.
La probabilità di mercato di un primo taglio dei tassi BCE a giugno è 60%, come ieri, mentre resta al 100% su luglio.

GBP – La sterlina ha aperto la settimana in calo ieri da 1,23 a 1,22 GBP/USD ma sta recuperando oggi grazie al PMI servizi che ha sorpreso verso l’alto più che compensando la delusione del PMI manifatturiero che invece è sceso contro attese di marginale aumento.
La probabilità di mercato di un primo taglio dei tassi BoE ad agosto è risalita al 100% oggi da 96% di ieri e sono risalite anche le analoghe probabilità su maggio-giugno da 12-48% a 16-56%.
A meno di sorprese verso l’alto dai dati USA, che la indebolirebbero, la sterlina potrebbe riuscire a stabilizzarsi.
In programma oggi un intervento di Pill (BoE) da seguire per eventuali riferimenti alla valutazione del sentiero di policy.
Dalla BoE intanto Haskel ha dichiarato che l’inflazione “core” resta inusualmente elevata e che le condizioni del mercato del lavoro rimangono “molto tirate”.
Contro euro la sterlina ha aperto la settimana in calo ieri in area 0,86 EUR/GBP, dove rimane anche oggi ma in lieve recupero dopo i PMI.

JPY – Lo yen apre la settimana in lieve calo contro dollaro, contenuto in area 154 USD/JPY dove però sta aggiornano i minimi (dal 1990).
Il ministro delle finanze Suzuki ha alzato i toni affermando che nessuna opzione verrà esclusa per fronteggiare un deprezzamento indesiderato del cambio.
Mentre dalla BoJ il governatore Ueda ha ribadito che in caso di accelerazione del trend dell’inflazione la banca centrale potrà alzare ancora i tassi.
Il test sarà con la riunione BoJ di venerdì: un altro ritocco verso l’alto ai tassi ufficiali, accompagnato da una revisione verso l’alto delle previsioni di inflazione e/o un’indicazione di graduale riduzione degli acquisti di JGB fornirebbero sostegno allo yen.
L’esito della riunione è però molto incerto.