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22 Aprile 2020 – nota economica giornaliera

GERMANIA – L’indice ZEW del sentimento economico tra gli esperti finanziari è balzato di 77,7 punti a 28,2 in aprile dal-49,5 di marzo, quando era precipitato per l’incertezza dovuta alla pandemia. È stato il più grande aumento mensile, che segue un calo anch’esso record a marzo. Come rilevato dallo ZEW nel comunicato stampa, l’aumento è guidato dalle aspettative: la Germania ha già iniziato a eliminare alcune delle restrizioni e il governo tedesco sostiene l’economia con il più grande pacchetto di aiuti economici di sempre.
Di contro, la valutazione della situazione attuale è precipitata da 48,4 punti a -91,5 in aprile, mese fortemente impattato dalle misure di distanziamento sociale e dalla chiusura di attività commerciali.
La domanda speciale inclusa nell’indagine ha mostrato che gli esperti si attendono che la crescita economica torni a essere positiva dal terzo trimestre 2020 e che la produzione economica non torni ai livelli pre-pandemici prima del 2022.

STATI UNITI
– Le vendite di case esistenti a marzo crollano di -8,5% m/m, scendendo a 5,27 mln. Nonostante l’ampia contrazione, le scorte di case invendute restano su livelli storicamente bassi, a 3,4 mesi, pur in aumento da 3 di febbraio. I prezzi continuano ad aumentare, sulla scia dello stock ridotto di unità in vendita: il prezzo mediano è in rialzo di 8% a/a.
Secondo la National Association of Realtors che raccoglie i dati delle vendite, l’attività resterà in calo per via dell’epidemia, ma, come mostrano le transazioni di marzo, non subirà un vero e proprio tracollo, dato che una parte cospicua degli scambi ha potuto realizzarsi anche a distanza.
– Il Weekly Economic Index della NY Fed rallenta, scendendo a -10,95 per la settimana conclusa il 18 aprile, da -10,56 della settimana precedente (l’indice era a 1,58 a fine febbraio). Il calo dell’indice è dovuto alla correzione delle vendite, che più che compensa un modesto miglioramento della produzione di acciaio e della fiducia dei consumatori. L’indice è basato su 7 indicatori settimanali ed è costruito in modo da essere paragonabile alla crescita del PIL a/a durante un trimestre in cui l’indice sia sul livello stimato.

 

COMMENTI:

ITALIA
 – Nell’audizione al Senato, il Presidente del Consiglio Conte ha nuovamente dichiarato che non è interessato alla nuova linea di credito del MES. Le motivazioni sono che è modesta (anche se, come è stato fatto notare in una delle repliche, coprirebbe da sola circa il 50% della manovra straordinaria di primavera), che non è ancora sicuro che non vi siano condizioni (malgrado proprio così recitino le conclusioni dell’Eurogruppo), e che in passato ha comportato l’imposizione di misure fiscali sempre più stringenti.
Tuttavia, ha anche aperto a una futura valutazionese può essere o meno conveniente o opportuno rispetto agli interessi nazionali” e ha comunque escluso di porre il veto al Consiglio Europeo.
Riguardo al Recovery Fund, Conte ha dichiarato che potrebbe appoggiare le proposte spagnola, francese e della Commissione Europea (quest’ultima non ancora pubblicata ma accennata in termini molto vaghi da Von der Leyen nell’audizione al parlamento europeo), dichiarando altresì che c’è una proposta italiana consegnata soltanto ai paesi che sostengono il Recovery Fund.
L’Italia vuole che il Recovery Fund sia molto ampio, che sia previsto un meccanismo per anticiparne l’applicazione a prima del nuovo ciclo di bilancio pluriennale2021-27e che sia privo di condizionalitàanche in termini di cofinanziamento e di modalità di spesa”.
Il premier ha detto che la riunione del 23 aprile non sarà risolutiva, e che si punta alla prossima riunione formale del Consiglio Europeo del 18-19 giugno.
– Il presidente del consiglio Conte ha affermato che il nuovo pacchetto di stimolo all’economia è atteso entro fine mese, che si andrà ad aggiungere ai 25mld già stanziati il mese scorso.
Secondo Il Sole 24 Ore, l’impatto sul fabbisogno sarà molto più accentuato e potrebbe arrivare a oltre 100 miliardi di euro, prevedendo anche risorse da 45 miliardi per ricapitalizzare CDP e misure da 15-20 miliardi per sbloccare il pagamento dei debiti arretrati della PA.
In serata è previsto un nuovo CdM per l’aggiornamento degli obiettivi di finanza pubblica che saranno inclusi nel DEF.
Ieri l’Ufficio Parlamentare di Bilancio ha stimato un calo cumulato del PIL nei primi due trimestri dell’anno pari al 15% (a nostro avviso, rispetto a questa stima i rischi sono verso il basso).

STATI UNITI – US Covid-19 update
Contagi 825.041, nuovi contagi 39.500, decessi 45.063, guarigioni 75.538, test 4.163.464 (Fonte: JHU).
Il Senato ha approvato un pacchetto provvisorio di emergenza da 484 mld. La parte principale del disegno di legge è l’integrazione di 320 mld del Paycheck Protection Program, a sostegno delle piccole imprese (i primi 350 mld del programma sono stati esauriti la settimana scorsa).
Inoltre viene istituito l’Economic Injury Disasteer Loan Fund, per erogare in via urgente sia prestiti sia trasferimenti a fondo perduto per 60 mld, mirati in modo specifico agli agricoltori.
Come atteso, il nuovo disegno di legge include 75 mld per finanziare gli ospedali e 25 mld per finanziare maggiore capacità di test. Di questi 25 mld, 11 mld saranno destinati agli Stati ed enti locali per somministrare i test e mettere a punto sistemi di monitoraggio degli individui. Su questi punti, i democratici hanno ottenuto che la legge incarichi l’amministrazione a definire un programma nazionale di test, da rivedere ogni 90 giorni. La Camera dovrebbe votare giovedì, mentre è stato trovato un accordo perché il voto possa essere condotto a distanza.

 

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro si è rafforzato ulteriormente all’aumentare della risk aversion in seguito al nuovo crollo delle quotazioni del petrolio. Oggi apre in lieve calo, ma rimane comunque supportato finché il sentiment non migliora. In ogni caso il potenziale rialzista dovrebbe ridursi all’avvicinarsi della fase di allentamento delle misure di contenimento negli Stati Uniti e in Europa.

EUR – Specularmente l’euro è sceso ancora, ma di poco, e mantenendosi in area 1,08 EUR/USD, vista l’attesa per la videoconferenza del Consiglio Europeo di domani. Prevista negativa oggi la fiducia dell’area, ma i dati hanno scarso rilievo in questa fase ai fini dei movimenti del cambio, che rispondono di più all’evoluzione della risk aversion e rimangono guidati dalla dinamica generale del dollaro.

GBP – La sterlina ha corretto sia contro dollaro da 1,24 a 1,22 GBP/USD sia contro euro da 0,87 a 0,88 EUR/GBP, penalizzata dall’aumento della risk aversion per via del disavanzo delle partite correnti, del decorso della pandemia a livello domestico, e delle incertezze sui negoziati in corso con l’UE. Sviluppi favorevoli su questo fronte aiuterebbero la sterlina a riprendersi.
Johnson però ha ribadito che non intende chiedere un rinvio della data di scadenza del periodo di transizione.

JPY – Anche lo yen è sceso leggermente contro dollaro mantenendosi però in area 107 USD/JPY e ha chiuso al ribasso anche contro euro da 116 a 117 EUR/JPY, dopo aver però quasi replicato il massimo di marzo in area 116 EUR/JPY. Oggi apre in lieve recupero sia contro dollaro sia contro euro. A meno di novità rilevanti il cambio dovrebbe mantenersi su tali livelli.

 

PREVISIONI:

AREA EURO – La stima flash dell’indice di fiducia dei consumatori elaborato dalla Commissione Europea è attesa ancora in discesa ad aprile da -11,6 di marzo. L’indice dovrebbe subire uno dei peggiori crolli di sempre, paragonabile solo a quelli visti con la grande crisi del 2009. Il calo deriverebbe, completamente, dagli effetti negativi della pandemia di COVID-19 e dalle misure messe in campo per limitare il contagio.