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17 Agosto 2021 – nota economica giornaliera

STATI UNITI – Ieri, un’altra indagine relativa al mese di agosto ha deluso le attese, dopo il netto calo a sorpresa della fiducia dei consumatori comunicato dall’Università del Michigan venerdì: anche l’indice congiunturale Empire State Manufacturing della New York Fed è calato più del previsto, a 18,3 da 43 precedente, in pratica quasi azzerando l’ampio balzo di luglio.

 

COMMENTI:

STATI UNITI – Nel tardo pomeriggio, è in calendario un discorso di Powell, dal quale però difficilmente emergeranno indicazioni sulle prossime mosse Fed (più informative saranno le minute dell’ultimo FOMC in diffusione domani sera).
Ieri Rosengren (Boston Fed, non votante nel 2021) ha ribadito l’opinione già espressa in precedenza: un altro employment report forte sosterrebbe una decisione a favore del tapering già a settembre.
Rosengren è fra coloro che vogliono una riduzione bilanciata degli acquisti, e vorrebbe concludere il processo di riduzione entro metà 2022.
Questa sera parlerà anche Neel Kashkari (Minneapolis Fed, non votante nel 2021), uno dei più cauti riguardo ai tempi della decisione sugli acquisti.

AUSTRALIA – I verbali dell’ultima riunione di politica monetaria segnalano che “Il Consiglio sarebbe pronto ad agire in risposta a ulteriori cattive notizie sul fronte sanitario se ciò dovesse portare a una battuta d’arresto più significativa per la ripresa economica“.

NUOVA ZELANDADomani è atteso un rialzo dei tassi ufficiali, attualmente a 0,25%.
La maggioranza degli analisti si attende una mossa di 25pb, con qualche isolata previsione di 50pb.
Secondo il consenso attuale, sarebbe l’inizio di un processo che porterebbe i tassi ufficiali a 1,0% a fine 2021 e 1,5% entro fine 2022.

 

PREVISIONI:

AREA EURO – Nella giornata di oggi sono in uscita diversi indicatori congiunturali, tra cui la seconda stima del PIL del 2° trimestre nell’eurozona, atteso confermare il +2% t/t preliminare (con qualche rischio di revisione al rialzo vista la chiusura di trimestre in crescendo).

STATI UNITI – Le vendite al dettaglio dovrebbero vedere una correzione a luglio (e un rallentamento al netto delle auto), dopo l’ampio incremento di giugno; sempre a luglio, la produzione industriale è vista mantenere lo stesso ritmo di crescita congiunturale visto il mese precedente (0,4% m/m), mentre è atteso un ulteriore recupero del grado di utilizzo degli impianti.