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15 Gennaio 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha chiuso la settimana passata pressoché stabile sui livelli di apertura, muovendosi in range, e scendendo ancora venerdì, seppure solo temporaneamente, sui dati di PPI che si sono rivelati più basso del previsto.
Dai dati di questa settimana si attendono indicazioni di carattere misto: indice Empire domani, in recupero ma ancora in area negativa, vendite al dettaglio mercoledì in solo marginale miglioramento e produzione industriale in indebolimento, Philly Fed giovedì in lieve aumento ma ancora in territorio negativo e fiducia dei consumatori venerdì in marginale calo.
Il dollaro potrebbe pertanto mantenersi in range facendo ancora fatica a trovare una direzione.
In caso invece di sorprese/delusioni si rafforzerebbe/indebolirebbe.
Poiché il mercato sconta all’80% un primo taglio dei tassi Fed già a marzo reazioni rialziste su eventuali sorprese potrebbero essere maggiori rispetto alle risposte negative su dati deludenti.

EUR – Anche l’euro ha chiuso la settimana passata in range, muovendosi in una fascia stretta in area 1,09 EURUSD. in assenza di dati dell’area, eccezion fatta per lo ZEW tedesco domattina atteso di fatto stabile, in questi giorni la dinamica sarà guidata perlopiù dai driver USA.
Pertanto, potrebbe mantenere ancora una prevalente lateralità, a meno di sorprese/delusioni dagli Stati Uniti che lo farebbero indebolire/rafforzare o di dichiarazioni particolari dai discorsi BCE in calendario (inclusa Lagarde).
Questa mattina i dati di produzione industriale dell’area hanno mostrato un miglioramento, come da attese, ma restando ancora in territorio negativo: i rischi verso il basso sulla crescita interferiscono negativamente con l’euro.

GBP – La sterlina ha chiuso la settimana passata in solo marginale salita contro dollaro, muovendosi in un range contenuto da 1,26 a 1,27 GBP/USD, ma oggi è già in calo.
Dai dati di questa settimana si attendono infatti indicazioni ribassiste con quelli sul mercato del lavoro domani previsti in raffreddamento, l’inflazione mercoledì in calo e le vendite al dettaglio venerdì in contrazione.
Il mercato attualmente sconta un primo taglio dei tassi BoE a maggio con probabilità quasi del 100% (solo poco sopra il 30% a marzo).
A meno di soprese positive dai dati la sterlina dovrebbe quindi indebolirsi, probabilmente sia contro dollaro sia contro euro.

JPY – Lo yen ha chiuso la settimana passata contro dollaro in solo marginale calo da 143 a 144 USD/JPY, ma dopo essere passato per minimi più significativi in area 146 USD/JPY, complice anche l’incerta dinamica dei rendimenti a lunga statunitensi, che saranno un driver importante questa settimana, facendo indebolire/rafforzare lo yen in caso di sorprese/delusioni dai dati USA.