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15 Aprile 2022 – nota economica giornaliera

STATI UNITI
 – Le vendite al dettaglio di marzo hanno registrato un aumento di 0,5% m/m, con un ampio contributo del comparto della benzina, in rialzo di 8,9% m/m.
Le vendite di auto hanno segnato un’ampia flessione (-1,9% m/m), come atteso.
Al netto delle auto, le vendite sono aumentate di 1,1% m/m, con contributi positivi da elettronica, abbigliamento, articoli sportivi e servizi di ristorazione, ma un freno significativo dalle vendite online recentemente soggette a grande volatilità.
I dati suggeriscono che i consumi di beni stanno rallentando (complice anche la scarsità di offerta di auto), ma le informazioni sulle transazioni con carte di credito e debito indicano che è in atto uno spostamento di domanda dai beni ai servizi.
– Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione a inizio aprile sono state pari a 185 mila, in aumento maggiore delle attese, da 167 mila della settimana precedente.
I nuovi sussidi restano su livelli storicamente molto bassi e coerenti con un mercato del lavoro sotto pressione.

 

COMMENTI:

BCE – Ieri la BCE ha confermato il percorso di riduzione dell’APP annunciato a marzo, senza nuove accelerazioni.
Tuttavia, il comunicato avvisa che le pressioni inflazionistiche sono più diffuse e il miglioramento delle condizioni sul mercato del lavoro porterà in futuro a una più rapida crescita dei salari; inoltre, le aspettative di inflazione a lungo termine stanno salendo: perciò, malgrado il netto aumento dei rischi al ribasso sulla crescita, la BCE valuta che i dati rendano più probabile la chiusura dell’APP nel terzo trimestre.
Nella parte finale del comunicato afferma che “la flessibilità rimarrà un elemento della politica monetaria ove i rischi per la sua trasmissione mettano a repentaglio il conseguimento della stabilità dei prezzi”, e dichiara di essere pronta ad adattare tutti gli strumenti a tal fine; allo stesso tempo, però, la presidente ha escluso che saranno annunciati strumenti nuovi in assenza di esigenze concrete e immediate: l’approccio resta ad hoc, dunque, e la prima linea di difesa sarà comunque costituita dai reinvestimenti PEPP.
A nostro giudizio, gli acquisti netti saranno sospesi a fine luglio, mentre fra settembre e dicembre i tassi ufficiali saranno alzati di 50 punti base complessivi.
Il mercato continua a scommettere sulla possibilità di un rialzo dei tassi il 21 luglio, malgrado la chiusura degli acquisti netti sia stata confermata per il terzo trimestre.

STATI UNITI – Ieri, dalla Fed, Williams (NY Fed) ha detto che “ha senso muoversi speditamente verso livelli normali per i tasso dei Fed funds e anche sui programmi di riduzione del bilancio”.
A suo avviso un intervento di 50pb alla riunione di maggio “è un’opzione molto ragionevole”.
Secondo Williams potrebbe essere opportuno portare i tassi in territorio marginalmente restrittivo, per ridurre l’eccesso di domanda.
Viste le condizioni solide dell’economia, gli interventi sui tassi dovrebbero solo “rimuovere la schiuma” senza generare una recessione.
Mester (Cleveland Fed) ha affermato che il mercato del lavoro è sotto forte pressione e i rialzi dei tassi dovrebbero riportare in equilibrio la domanda eccessiva con un’offerta “vincolata”.
Harker (Philadelphia Fed) ha detto che la Fed dovrà attuare una serie di rialzi “deliberati e metodici”, mentre la riduzione del bilancio inizierà “presto”.

 

PREVISIONI:

AREA EURO – Oggi saranno pubblicati i risultati aggregati del sondaggio BCE fra i previsori (SPF), mentre il 19/4 toccherà al sondaggio degli analisti monetari (SMA).
Per quanto riguarda i dati, si attendono i dettagli sui prezzi al consumo di Francia e Italia in marzo.

STATI UNITI
– Oggi, la produzione industriale di marzo dovrebbe mostrare un rialzo di 0,5% m/m, alla luce delle indicazioni positive delle ore lavorate e degli occupati viste con l’employment report.
Il manifatturiero dovrebbe essere ancora in ripresa, nonostante la probabile correzione nel segmento auto, dovuta alle nuove strozzature all’offerta.
Il rialzo dei prezzi energetici dovrebbe spingere ulteriormente verso l’alto la produzione nell’estrattivo.
– L’indice Empire della NY Fed ad aprile dovrebbe essere in rialzo a 5,5 da 2 di marzo, che aveva dato segnali di debolezza maggiore rispetto agli altri indici di settore.
Le pressioni sui prezzi e i colli di bottiglia dall’offerta dovrebbero restare vicini ai massimi storici.