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13 Febbraio 2020 – nota economica giornaliera

AREA EURO – La produzione industriale a dicembre è calata di -2,1% m/m, dopo essere rimasta stabile nel mese di novembre. A livello settoriale, il calo più marcato si è avuto nella produzione di beni di investimento (-4,0% m/m), ed in quella di beni intermedi (-1,7% m/m), che negli ultimi mesi hanno sovrastato i segnali di miglioramento venuti dalla produzione di beni di consumo. La variazione annua dell’indice totale è passata a -3,5% a/a dal -1,7% a/a precedente.
Variazioni negative si sono registrate in tutti i paesi eccetto Grecia, Portogallo e Finlandia. L’output ha chiuso il trimestre con una flessione di -1,4% t/t, ancora più marcata di quella vista nei due trimestri precedenti.
Un rimbalzo della produzione industriale è probabile in gennaio, ma in seguito i segnali incoraggianti usciti dalle indagini congiunturali di gennaio, rischiano di essere temporaneamente spiazzati dagli effetti negativi del blocco delle attività in alcune regioni della Cina, intrapreso per limitare l’impatto dell’epidemia nel paese asiatico.

 

COMMENTI:

STATI UNITI
Powell, durante l’audizione di fronte alla commissione bancaria del Senato, ha confermato la visione cautamente ottimistica data il giorno precedente alla Camera, sottolineando comunque i rischi verso il basso collegati ai possibili effetti, per ora molto incerti, dell’epidemia di coronavirus.
Powell è sembrato in parte favorevole alla proposta di Quarles di rinforzare la discount window, con maggiore facilità ad accedervi in caso di problemi di liquidità di breve termine, anche se diversi partecipanti al FOMC sono scettici. Powell ha anche detto che è opportuno rendere assimilabili Treasuries e riserve negli stress test per la liquidità bancaria.
Sullo scenario per la politica monetaria, Powell ha ribadito la limitazione degli interventi della Fed nel nuovo regime di tassi bassi, ormai “un fatto della realtà” con cui bisogna convivere e ha indicato che la Fed userà la forward guidance e il QE in modo aggressivo per fronteggiare una eventuale recessione.
Sul coronavirus, Powell ha detto che pur nell’attuale incertezza, è probabile che gli effetti sulla Cina siano “sostanziali” e che siano “importanti, anche se forse meno sostanziali” sui partner commerciali. In ogni caso secondo Powell le ricadute dell’epidemia dovrebbero cominciare a emergere nei dati in tempi brevi.
– La commissione bancaria del Senato tiene le audizioni per la nomina di Shelton e Waller alle posizioni vacanti del Board della Fed. Su Waller c’è unanime supporto. Per Shelton c’è maggiore incertezza, alla luce della sua posizione a favore del gold standard di qualche anno fa.
Shelton è politicamente schierata con Trump, avendo lavorato come consulente per la campagna elettorale e avendo scritto articoli in linea con la visione del presidente e con le critiche alla Fed per livelli dei tassi non abbastanza bassi. Il recente trend di schieramento con Trump da parte dei senatori repubblicani rende probabile comunque un passaggio di entrambe le candidature.

 

PREVISIONI:

PAESI BASSI – La stima flash dovrebbe indicare che il PIL è rallentato di un decimo nel quarto trimestre, a 0,3% t/t. Il principale contributo dovrebbe essere venuto ancora una volta dalla domanda interna. Sorprese al ribasso, tuttavia, non sono escluse, come già visto per Francia e Italia. La crescita annua passerebbe a 1,5% da 1,8%, per una media 2019 a 1,7% dal 2,5% del 2018. Quest’anno ci attendiamo un ulteriore rallentamento all’1,3%.

STATI UNITI – Il CPI a gennaio è previsto in rialzo di 0,2% m/m (2,4% a/a) come a dicembre. L’indice core dovrebbe aumentare di 0,2% m/m (2,2% a/a), dopo 0,1% m/m. A dicembre, i prezzi dei beni core erano invariati su base mensile, mentre i servizi ex-energia avevano registrato una variazione di 0,2% m/m, al di sotto della media più vicina a 0,3% m/m.
I prezzi delle auto dovrebbero restare su un trend debole, in particolare per il comparto dell’usato, mentre per sanità e abbigliamento la dinamica dei prezzi dovrebbe restare positiva.
Nei servizi, le tariffe aeree dovrebbero mantenersi deboli; le variazioni per abitazione e sanità sono previste circa in linea con la media dei mesi precedenti. Sarà da vedere se ci saranno ripercussioni degli effetti dell’epidemia di coronavirus sui prezzi. Il risultato dovrebbe essere misto, con rallentamento delle tariffe aeree e alberghiere, ma una possibile accelerazione per beni che richiedono parti importate dalla Cina.