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08 Giugno 2021 – nota economica giornaliera

GERMANIA
– La produzione industriale è calata di -1,0% m/m a aprile, dopo il +2,2% m/m precedente (rivisto al ribasso di tre decimi).
Nel manifatturiero la flessione si attesta a -0,7% m/m ed è dovuta soprattutto ai beni di consumo (-3,3% m/m); i beni di investimento e i beni intermedi hanno registrato una quasi stagnazione (rispettivamente a -0,1% m/m e -0,2% m/m).
La produzione di energia è balzata di +6% m/m, viceversa l’output nelle costruzioni ha corretto di ben -4,3% m/m.
La variazione tendenziale è pari a +26,4% a/a (+4,8% in marzo), per via dell’effetto statistico di confronto con il mese di aprile dello scorso anno (quando le misure restrittive raggiunsero la massima severità); rispetto a febbraio 2020 il valore risulta tuttora più basso di -5,6% (dato destagionalizzato e corretto per gli effetti del calendario).
– Il WAI della Bundesbank è salito ulteriormente, a 1,0; l’indice è coerente con una crescita del PIL del 2,2% nelle 13 settimane antecedenti il 6 giugno rispetto alle 13 settimane precedenti.

GIAPPONE – La seconda stima del PIL del 1° trimestre registra una revisione verso l’alto, con una variazione di -1% t/t, da -1,3% t/t della prima stima.
La domanda domestica è in contrazione di – 0,8% t/t, anziché di -1,1%, nonostante un indebolimento di 0,1 pp della dinamica dei consumi a – 1,5% t/t, grazie a un andamento migliore degli investimenti privati e della spesa pubblica.
Gli investimenti non residenziali sono in calo di -1,2% t/t (da -1,4% t/t) e quelli residenziali aumentano di 1,4% t/t (da 1,2% t/t), mentre la spesa pubblica corregge di -0,4% t/t dalla prima stima di -1,1% t/t.
Il canale estero mantiene un contributo negativo di -0,2 pp.
Le previsioni per la crescita del 2° trimestre sono di stagnazione della crescita, sulla scia degli effetti dell’ondata di contagi che ha portato all’introduzione di un nuovo stato di emergenza e a misure di contenimento in atto almeno fino a metà giugno.
Nell’ultimo mese la campagna di vaccinazioni è accelerata, ma per ora il Giappone rimane indietro rispetto agli altri paesi industrializzati, con solo il 10,3% di popolazione che ha ricevuto almeno una dose di vaccino e il 3,4% pienamente immunizzato.

 

COMMENTI:

STATI UNITI – Una recente decisione della Senate Parlamentarian, E. MacDonough, che ha il compito di interpretare le regole attuative delle procedure del Senato, ha stabilito che l’utilizzo della procedura di reconciliation per modificare il budget può essere usata più di una volta nel corso di ogni anno fiscale, ma dopo la prima volta richiede il voto favorevole della commissione bilancio, in cui siedono 11 democratici e 11 repubblicani.
Pertanto, l’obiettivo dell’amministrazione Biden di approvare il piano di infrastrutture entro luglio con tale procedura non è attuabile.
I negoziati bipartisan per un piano ridimensionato a circa 1 tln di dollari sono proseguiti nell’ultima settimana e a questo punto rappresentano l’unica via per approvare un pacchetto infrastrutture prima dell’estate.
Alternativamente, l’amministrazione potrà ricorrere alla reconciliation procedure in autunno, quando dovranno essere raggruppati tutti gli interventi programmati prima delle elezioni midterm del 2022.
La frangia progressista del partito democratico spinge per l’eliminazione dell’ostruzionismo, a cui tuttavia per ora due senatori democratici si oppongono.

 

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro ha aperto la settimana in calo ieri ancora sulla scia dell’employment report di venerdì, ma questa mattina è già in parziale risalita, in attesa dei dati di inflazione (giovedì) prevista in ulteriore salita, il che dovrebbe offrire sostegno al biglietto verde.
Giovedì tuttavia la dinamica del dollaro potrà essere influenzata anche dalla reazione dell’euro all’esito della riunione BCE.
Più decisivo per il biglietto verde sarà comunque il FOMC della prossima settimana.

EUR – L’euro ha aperto la settimana al rialzo ieri da 1,2143 a 1,2201 EUR/USD, arretrando leggermente questa mattina, il tutto di riflesso alla dinamica del dollaro.
Oggi esce lo ZEW tedesco, atteso in miglioramento, il che potrebbe offrire supporto alla moneta unica.
L’appuntamento chiave sarà comunque la riunione BCE di giovedì, dove la prospettiva di una revisione migliorativa dello scenario potrebbe favorire un rafforzamento dell’euro soprattutto nel caso in cui il messaggio sulle previsioni di acquisti nell’ambito del PEPP insinuasse la percezione di una BCE meno preoccupata di prevenire/frenare pressioni rialziste sui rendimenti di mercato.

GBP – La sterlina ha aperto la settimana al rialzo ieri sul dollaro, ma modesto, contenuto in area 1,41 GBP/USD.
Infatti è scesa leggermente contro euro da 0,85 a 0,86 EUR/GBP. Oggi è in lieve calo su entrambi i fronti, ancora penalizzata dal dubbio che la fase finale della riapertura post-lockdown possa essere rinviata rispetto alla data programmata del 21 giugno.
Al di là di questo tema, la valuta britannica si muoverà nei prossimi giorni di riflesso alla reazione del dollaro ai dati di inflazione USA e di riflesso all’euro in risposta alla riunione BCE.

JPY – Lo yen ha aperto la settimana al rialzo ieri sia contro dollaro, restando comunque in area 109 USD/JPY, sia contro euro da 133 a 132 EUR/JPY.
Questa mattina è in leggero arretramento su entrambi i fronti, in attesa di segnali direzionali più chiari dai rendimenti USA in risposta ai dati di inflazione statunitense in uscita giovedì e dai rendimenti euro in risposta alla riunione BCE.

 

PREVISIONI:

AREA EURO – La lettura finale del PIL del 1° trimestre dovrebbe confermare la contrazione di -0,6% t/t (-1,8% a/a) registrata con le stime precedenti.
Nei primi tre mesi dell’anno l’attività economica nell’eurozona dovrebbe essere stata penalizzata dall’impatto delle misure restrittive: dal lato dell’offerta dovrebbero essere quindi stati i servizi a contribuire negativamente alla crescita del valore aggiunto a fronte di una crescita per l’industria.
Dal lato della domanda, il calo dovrebbe essere dovuto ai consumi privati e alle esportazioni nette, mentre gli investimenti dovrebbero aver contribuito positivamente.
Il PIL dovrebbe tornare a crescere già nel trimestre in corso, sull’onda dell’allentamento delle restrizioni; la ripresa dovrebbe consolidarsi durante l’estate.

GERMANIA – Lo ZEW, primo indicatore di fiducia relativo al mese di giugno, è atteso nuovamente in crescita.
L’indice (che misura le aspettative a 6 mesi sull’economia tedesca) è visto a 86 da 84,4 di maggio. L’indicatore sulla situazione corrente dovrebbe mostrare un miglioramento anche più pronunciato, a -26,8 da -40,1 punti.

STATI UNITI – La bilancia commerciale ad aprile dovrebbe registrare un deficit di -68 mld di dollari, dopo -74,4 mld di marzo.
I dati preliminari della bilancia dei beni hanno evidenziato una chiusura del deficit a -85,2 mld da -92 mld di marzo, con un incremento di 1,2% m/m per le esportazioni e un calo di -2,2% m/m delle importazioni.
Le esportazioni di beni sono aumentate nonostante un calo di -8% m/m nel segmento auto e sono state spinte dai beni capitali (1,7% m/m) e dalle materie prime industriali (0,9% m/m) a fronte di un calo dei beni di consumo (-0,8% m/m).
Dal lato dell’import, il comparto agricolo in rialzo di 3,4% m/m non è stato sufficiente a contrastare le flessioni nei comparti dei beni di consumo e delle auto.
Le correzioni dei flussi commerciali in questa fase riflettono strozzature all’offerta, sulla scia di problemi produttivi e distributivi in tutte le aree.