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7 Ottobre 2021 – nota economica giornaliera

AREA EURO – Le vendite al dettaglio di agosto sono cresciute meno delle attese di consenso ma circa in linea con le nostre previsioni, di +0,3% m/m, mentre la flessione di luglio è stata rivista al ribasso di tre decimi a -2,6% m/m.
Il dato è coerente con il nostro scenario di consumi in crescita anche nel 3° trimestre, ma con uno spostamento delle spese dai beni ai servizi.
Su questo fronte si è registrato il quinto calo mensile consecutivo degli acquisti di alimenti, che potrebbe riflettere gli effetti del ritorno di domanda verso i servizi di ristorazione.

GERMANIA – Questa mattina la produzione industriale ha registrato una flessione di ben -4% m/m ad agosto, dopo il +1,3% precedente (rivisto al rialzo di tre decimi).
Rispetto a febbraio 2020 l’output risulta più basso di -9% (dato destagionalizzato e corretto per gli effetti del calendario).
Il forte calo è imputabile alla persistenza di strozzature presenti in alcune filiere produttive (per esempio nel settore auto).
Nel manifatturiero la flessione è ancora più ampia (-4,7% m/m), ed è dovuta soprattutto ai beni di investimento (-7,8% m/m).

STATI UNITI – Ieri, la stima ADP dei nuovi occupati non agricoli privati di settembre ha registrato una variazione di 568 mila, con aumenti solidi e diffusi in tutti i settori e un’accelerazione nei servizi (466 mila) e una ripresa nel comparto tempo libero e ospitalità (226 mila) che ridimensiona i timori di freni legati alla variante Delta.
I dati supportano la previsione di un employment report sufficientemente positivo da dare il via libera al tapering a novembre, sempre che il Congresso trovi una strada per modificare il limite del debito entro metà ottobre.

 

COMMENTI:

BCE – Segnaliamo la fitta agenda di interventi di banchieri centrali, di cui molti in occasione della conferenza BCE/Cleveland Fed sull’inflazione che si terrà questo pomeriggio.
Lane discuterà anche della strategia di politica monetaria a una tavola rotonda del CEPR sul tema.
Inoltre, la BCE pubblica il resoconto della riunione di politica monetaria dell’8-9 settembre.

STATI UNITI – Sul fronte del limite del debito, ieri si sono aperti spiragli di compromesso fra repubblicani e democratici.
Dopo che questi ultimi hanno indicato la possibilità di adottare la cosiddetta “nuclear option”, cioè eliminare almeno temporaneamente l’ostruzionismo in Senato, la leadership repubblicana ha offerto di non ostacolare un voto per estendere la sospensione del limite del debito fino a dicembre.
I democratici probabilmente accetteranno la proposta, che però risolverebbe solo temporaneamente l’impasse sul debito.

 

MERCATI  VALUTARI:

USDIl dollaro si è rafforzato ancora ieri, pur ripiegando leggermente in chiusura e aprendo oggi in lieve calo, complice un parziale ridimensionamento della risk aversion – anche legata agli spiragli apertisi sulla questione del limite del debito.
I dati sugli occupati ADP hanno mostrato un aumento superiore al previsto e l’attesa è ora per l’employment report di domani.
Oggi saranno intanto da seguire i dati sui sussidi.
Salvo delusioni, la tendenza per il dollaro rimane favorevole.

EURL’euro ieri ha aggiornato i minimi dell’anno a 1,1527 EUR/USD sulla generalizzata forza del dollaro.
Oggi apre in leggero rialzo sul ripiegamento del biglietto verde, ma a meno di delusioni dai dai USA nel breve dovrebbe mantenersi sulla difensiva (downside entro 1,14 EUR/USD), in vista della svolta Fed.
Da seguire intanto oggi alcuni discorsi BCE, in particolare per monitorare l’evoluzione del pensiero BCE sul rischio inflazione.

GBP – La sterlina ha corretto ieri contro dollaro da 1,36 a 1,35 GBP/USD, sulla generalizzata forza del biglietto verde, ma meno dell’euro, rispetto al quale si è moderatamente rafforzata da 0,85 a 0,84 EUR/GBP.
In assenza di novità sul fronte domestico, i driver USA restano dominanti, per cui la valuta britannica dovrebbe restare sulla difensiva contro dollaro se i dati USA non deluderanno, ma – tendenzialmente – meno dell’euro.

JPYLo yen si è stabilizzato in area 111 USD/JPY contro dollaro, in attesa di segnali più direzionali dall’employment report USA di domani.
Contro euro si è leggermente rafforzato da 129 a 128 EUR/JPY sul calo dell’EUR/USD, ma anche in questo caso resta di fatto in range.

 

PREVISIONI:

ITALIA – Nell’area euro il calendario odierno prevede solamente l’uscita del dato italiano sulle vendite al dettaglio.

STATI UNITI – Il calendario prevede la pubblicazione dei sussidi di disoccupazione di fine settembre che dovrebbero tornare a scendere dopo alcune settimane di aumenti anomali.