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7 Aprile 2023 – nota economica giornaliera

STATI UNITI – Ieri, le richieste di nuovi sussidi di disoccupazione al 1° aprile sono calate a 228 mila da 246 mila della settimana precedente.
I dati vanno letti alla luce dei cambiamenti dei fattori di destagionalizzazione.
A partire dalla fine di marzo, la metodologia di destagionalizzazione è cambiata.
Il BLS è tornato a utilizzare fattori di aggiustamento moltiplicativi, che erano stati sostituiti da marzo 2020 con fattori additivi.
La straordinaria variazione dei livelli dei sussidi causata dalla pandemia aveva reso appropriata la modifica, ora non più adeguata con la normalizzazione dei sussidi.
Le serie sono state quindi riviste utilizzando la metodologia moltiplicativa, con l’esclusione del periodo marzo 2020-giugno 2021.
La serie rivista dei nuovi sussidi mostra un trend in moderato rialzo da febbraio, dopo due trimestri di sussidi in media intorno a 200 mila.
L’eventuale conferma di questo trend sarà cruciale per valutare una possibile svolta definitiva del mercato del lavoro.

 

COMMENTI:                                  

BCE – Ieri, Philip Lane (BCE) ha evitato di esprimere un orientamento sulla riunione di maggio, ribadendo che l’esito sarà determinato dai dati. A suo giudizio, le domande cruciali che il consiglio si porrà saranno:
(1) ci sono segnali che l’inflazione si stia raffreddando abbastanza velocemente?
(2) ci sono segnali che i tassi più alti stanno raffreddando il credito?
(3) e stanno conducendo a consumi e investimenti più bassi?
Tuttavia, ha ammesso che se le previsioni di marzo (formulate prima delle crisi bancarie americane) saranno confermate dai prossimi dati, un rialzo dei tassi il 4 maggio sarà appropriato.

STATI UNITI
 – Dalla Fed, Bullard (St Louis Fed) ha detto che le politiche macroprudenziali attuate per contrastare lo stress finanziario sono state efficaci e appropriate e che le autorità sono pronte a intervenire ancora se necessario.
Secondo Bullard, con uno scenario macroeconomico ancora solido, la politica monetaria può continuare ad agire per ridurre l’inflazione.
– Un articolo del WSJ, basato su interviste con i partecipanti al FOMC, riporta che la decisione di alzare il tasso dei fed funds di 25pb alla riunione di metà marzo è stata incerta fino all’ultimo.
Il contenuto dell’articolo sembra anticipare le informazioni che emergeranno dai verbali dell’ultima riunione, in pubblicazione la prossima settimana.
Secondo il WSJ, il Comitato ha discusso due opzioni: alzare i tassi di 25pb, segnalando incertezza sul sentiero successivo, o mantenerli fermi e rinviare il rialzo alla riunione successiva.
Alzando i tassi a marzo, la Fed ha confermato la propria determinazione a combattere l’inflazione, ma potrebbe anche permettere al Comitato di fare una pausa alla riunione di inizio maggio, per valutare l’aumento di restrizione del credito causata dalla turbolenza bancaria e limitare le pressioni sulle banche.
I dati del mercato del lavoro di oggi e del CPI in uscita la prossima settimana saranno cruciali per l’esito della riunione, anche perché all’interno del Comitato ci sono visioni diverse sia sui rischi finanziari sia sulla necessità di ulteriori interventi sui tassi.
Con un rallentamento moderato della dinamica occupazionale e un aumento del CPI core non oltre lo 0,4% m/m, il caso a favore di una pausa nel sentiero dei tassi potrebbe rafforzarsi.

 

PREVISIONI:

STATI UNITI – Oggi negli occupati non agricoli a marzo sono previsti in aumento di 210 mila, dopo 311 mila di febbraio.
La domanda di lavoro dovrebbe essere ancora spinta dai servizi, in linea con le informazioni dell’ADP e delle posizioni aperte, in particolare ricreazione e ospitalità, a fronte di debolezza per il manifatturiero, come segnalato dalle indagini di settore.
Il tasso di disoccupazione dovrebbe essere invariato a 3,6%, con il tasso di partecipazione stabile a 62,5%, massimo da marzo 2022, dopo tre aumenti consecutivi da 62,2% di novembre.
I salari orari sono attesi in aumento di 0,3% m/m, in linea con il trend moderato visto da inizio anno.
I nonfarm payrolls di marzo, insieme al CPI in uscita la prossima settimana, saranno determinanti per le decisioni del FOMC alla riunione di inizio maggio.