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06 Agosto 2020 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha corretto ampiamente poco sotto i minimi di venerdì, aggiornando i minimi dell’anno.
I dati degli occupati ADP hanno infatti deluso
significativamente avvalorando i timori che la crescita USA del 3° trimestre venga penalizzata dalla ripresa dei contagi post-uscita dal lockdown.
Oggi l’attenzione sarà sui sussidi di disoccupazione e domani sull’employment report.
Domani sarà anche una scadenza importante per il pacchetto di stimolo fiscale al vaglio: l’eventuale raggiungimento di un accordo favorevole potrebbe risollevare le sorti del biglietto verde.

EURL’euro è salito ampiamente sulla correzione del dollaro portandosi fino a 1,1915 EUR/USD e superando così i massimi di venerdì, aggiornando i massimi del 2020. Tra oggi e domani con i dati USA e il flusso di notizie sul pacchetto di stimolo fiscale USA si avrà un test decisivo per il cambio: eventuali delusioni dagli USA agevolerebbero infatti l’inaugurazione di nuovi massimi dell’euro.

GBPAnche la sterlina è salita contro dollaro da 1,30 a 1,31 GBP/USD sul generalizzato calo di quest’ultimo, mantenendosi contro euro in area 0,90 EUR/GBP.
Questa mattina si è rafforzata ulteriormente sull’esito della riunione BoE portandosi contro euro in area 0,89 EUR/GBP.
Come da attese, la BoE ha lasciato invariati sia i tassi a 0,10% sia il QE con una decisione presa all’unanimità, aggiungendo che “non stringerà la politica monetaria finché non vi sarà chiara evidenza che siano stati fatti significativi progressi nell’eliminare la capacità inutilizzata e nel perseguire stabilmente l’obiettivo di inflazione al 2%”.
Nel Monetary Policy report ha rivisto al rialzo le proiezioni di crescita per quest’anno rispetto al MPR di maggio da -14% a -9.5%, spiegando che gli effetti negativi della pandemia sull’economia si stanno rivelando meno pesanti di quanto previsto in precedenza.
Ipotizzando che tali effetti vadano dissipandosi gradualmente la BoE mantiene una previsione di graduale ripresa della crescita a +9% nel 2021 e 3,5% nel 2022 grazie al sostegno dello stimolo monetario e fiscale, ma conferma che l’incertezza rimane molto elevata e che i rischi sono ancora verso il basso.
Quanto all’opzione di adottare tassi di interesse negativi ha spiegato che in questa fase tale opzione potrebbe non rivelarsi efficace, ma non esclude di prenderla in considerazione in futuro, aggiungendo comunque che vi sono altri strumenti di policy efficaci, tra cui gli acquisti di titoli e la forward guidance.
Quanto a Brexit, ha ribadito che l’assunzione operativa sottostante lo scenario rimane il raggiungimento di un accordo di libero scambio entro la fine di quest’anno.
L’incertezza sull’evoluzione della pandemia e i suoi effetti nonché sull’accordo commerciale post-Brexit con l’UE rimangono fattori negativi per l’economia britannica nei prossimi mesi e la sterlina rischia quindi di correggere in caso di delusioni dai dati o di novità negative sul fronte dei negoziati con l’UE.

JPYAnche lo yen si è rafforzato contro dollaro sul generalizzato calo di quest’ultimo ma si è mantenuto in area 105 USD/JPY, mentre è sceso contro euro da 124 a 125 EUR/JPY per il maggior rafforzamento dell’EUR/USD.
In caso di ulteriore indebolimento del biglietto verde la divergenza tra USD/JPY ed EUR/JPY probabilmente si manterrebbe.