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06 Agosto 2019 – nota economica giornaliera

GERMANIA – Gli ordinativi industriali sono rimbalzati a giugno di +2,5% m/m, facendo così molto meglio delle attese. Il rimbalzo riguarda gli ordini esteri extra-eurozona (+8,6% m/m) e quasi esclusivamente di beni capitali (+12,3% m/m).
Un altro segnale positivo è arrivato dai beni intermedi (+1,3% m/m), in questo caso grazie alla domanda dal resto dell’eurozona.
Fiacca la domanda di beni durevoli di consumo, ma in questo caso la ripresa, almeno di quella estera, si era già verificata in primavera e la variazione trimestrale è pari a 2,5% t/t nel 2019(T2).
Per il resto il quadro resta debole: nel secondo trimestre, gli ordini registrano una variazione di -1,0% t/t, dopo il -4,2% del 2019(T1).
D’altronde, le indagini congiunturali avevano segnalato che la fase di debolezza è persistente ed è presto per considerare giugno un mese di svolta. Ieri, il responsabile dell’istituto di ricerca DIW e quello di IW (vicino agli imprenditori) hanno entrambi sollecitato il Governo a fare uso dello spazio di manovra fiscale, utilizzando l’avanzo di bilancio per finanziare progetti di rinnovo infrastrutturale, l’istruzione e la ricerca.

AREA EURO – Il PMI dei servizi è calato a luglio da 53,6 a 53,2, restando comunque sopra i minimi di aprile e maggio. Il PMI composito, penalizzato dall’andamento ancora negativo del manifatturiero, è sceso da 52,2 a 51,5. L’andamento dei PMI resta coerente con una variazione del PIL di 0,2% t/t anche nel terzo trimestre 2019, e con una variazione tendenziale di 1,1% a/a.

STATI UNITI
– In luglio, l’ISM non manifatturiero è calato da 55,1 a 53,7, ben sotto le previsioni.
Il PMI Markit per i servizi, che nei mesi scorsi aveva segnalato una frenata più brusca rispetto all’ISM, è salito da 52,3 a 52,5.
Il PMI composito è salito da 51,5 a 52,6. I livelli e le variazioni delle indagini sarebbero coerenti con una crescita del PIL di 1,2-1,6% t/t annualizzato e 1,7-2,0% tendenziale nel terzo trimestre 2019.
– Le vendite di automobili sono scese al livello più basso dal 2009, 4,61 milioni (annualizzati), estendendo un trend iniziato nel 2015.
Anche le vendite di light trucks sono calate in luglio da 12,29 a 12,21 milioni (annualizzati), ma la tendenza è in questo caso crescente.

 

COMMENTI:

STATI UNITI – L’annuncio dei dazi continua a perturbare i mercati finanziari. Il renminbi si è assestato a 7,04 contro dollaro, con un deprezzamento cumulato dall’avvio della guerra commerciale del 12,3%.
In risposta, ieri il Tesoro degli Stati Uniti ha sostenuto che la Cina manipola l’andamento della sua divisa “per ottenere un ingiusto vantaggio competitivo”, pur non essendo in grado di produrre prove in tal senso (anzi, i dati direbbero che le autorità hanno piuttosto frenato il deprezzamento, almeno fino a pochi giorni fa). Beneficiano del clima di paura le divise rifugio, come CHF e JPY, ma anche l’oro.
Violento storno degli indici azionari statunitensi e calo ugualmente violento dei rendimenti, in parte riverberatosi sulle curve europee (che però hanno ormai meno spazio di manovra).