Seguci su twitter

Categorie

5 Luglio 2023 – nota economica giornaliera

ITALIA – Ieri i conti del 1° trimestre su reddito e risparmio delle famiglie hanno registrato un aumento del reddito disponibile reale del 3,1% t/t dopo il crollo di -3,7% registrato a fine 2022 (il deflatore dei consumi è salito di 0,1%).
Ciò, a fronte di un più modesto aumento delle spese (0,6%), si è tradotto in una risalita del tasso di risparmio dopo tre trimestri di calo, al 7,6%, dopo che a fine 2022 era stato toccato un minimo storico a 5,3%.
Sia la quota di profitto che il tasso di investimento delle società non finanziarie sono diminuite rispetto al trimestre precedente, rispettivamente di quasi un punto percentuale al 43,7% (primo calo da inizio 2021), e di tre decimi al 24%.
I dati sulle amministrazioni pubbliche hanno infine registrato un indebitamento netto pari al -12,1% del PIL nei primi tre mesi dell’anno: il peggioramento rispetto al -11,3% di un anno prima è spiegato dal calo delle entrate a fronte di una stabilità per le uscite.

CINA – Il PMI dei servizi rilevato da Caixin è sceso di oltre tre punti, passando da 57,1 in maggio a 53,9 in giugno, molto più delle attese (consenso Bloomberg: 56,2) e del PMI servizi pubblicato venerdì dal NBS (sceso da 53,8 in maggio a 52,8 in giugno), segnalando un rallentamento del ritmo di espansione del settore.
L’indice è stato trainato al ribasso principalmente dal calo della componente degli ordini, rimasta in territorio espansivo ma scesa di oltre quattro punti a 51,7, il livello più basso da inizio anno.
Nonostante ciò, le imprese hanno espresso maggior ottimismo riguardo alle aspettative di espansione futura ed hanno moderatamente aumentato le assunzioni di personale.
Le imprese hanno inoltre segnalato un aumento dei prezzi di acquisto, con un tasso di inflazione poco variato rispetto a maggio, e un rallentamento della dinamica dei prezzi di vendita.

 

COMMENTI:     

GERMANIA – Dopo lunghe negoziazioni verrà presentato oggi in Germania il Budget per il 2024, che dovrebbe vedere un ritorno del tetto al debito per il prossimo anno con un incremento aggiuntivo del debito di 16,6 miliardi, in deciso ridimensionamento rispetto gli anni precedenti.
Il bilancio dovrebbe presentare un deciso calo delle spese ad eccezione di quelle militari, che dovrebbero avvicinarsi al target NATO del 2%.

BCE – La domanda di fondi alla operazione principale di rifinanziamento (MRO) della BCE è calata a €12,54 mld, evidenziando una scarsa propensione delle banche europee a sostituire le TLTRO scadute con il ricorso alle operazioni ordinarie di rifinanziamento.

STATI UNITI – Oggi i verbali della riunione del FOMC di giugno dovrebbero confermare il messaggio emerso durante la conferenza stampa di Powell e nei discorsi delle ultime settimane.
Fra le informazioni rilevanti dei verbali, ci saranno le previsioni dello staff, che fino a maggio includevano una recessione entro fine anno.
L’aggiornamento di giugno potrebbe segnalare una minore probabilità di inversione ciclica.
Inoltre, sarà anche importante vedere quali sono i rischi evidenziati, in particolare riguardo al settore dell’edilizia commerciale e alla stabilità delle banche medio-piccole.
Per quanto riguarda le opinioni dei partecipanti, è già emerso dai discorsi e dalle audizioni di Powell che le opinioni sul sentiero dei tassi sono distribuite in modo non del tutto omogeneo.
Tuttavia, i verbali dovrebbero evidenziare la supremazia numerica del gruppo favorevole a due rialzi, condizionati all’evoluzione dello scenario in linea con le previsioni.
Il Comitato dovrebbe però concordare sul fatto che deviazioni dallo scenario atteso (per esempio, un rallentamento dell’inflazione core un po’ più rapido) potrebbe modificare il sentiero dei tassi implicito nel grafico a punti di giugno.
I mercati scontano attualmente una probabilità di oltre l’85% di un rialzo da 25 punti base il prossimo 26 luglio.
Intanto, la yield curve ha mostrato ieri, sul tratto 2-10 anni, la sua massima inversione dal 1981.

 

PREVISIONI:

ITALIA – La prima stima del PMI servizi in Italia dovrebbe mostrare un rallentamento rimanendo però su livelli ancora espansivi, stimiamo a 53,3 da 54; il PMI composito italiano potrebbe frenare a 50,7 da 52 di maggio.

AREA EURO
 – La stima finale del PMI servizi di giugno potrebbe vedere una lieve revisione verso l’alto.
Il calo della lettura preliminare è risultato diffuso alle principali economie ma è stato guidato dalla Francia, dove l’indice è crollato inaspettatamente al di sotto della soglia d’invarianza.
Le indagini INSEE e della Banque de France evidenziano un quadro meno negativo: in tal senso, ci aspettiamo una revisione al rialzo dell’indice francese.
– Il PPI area euro è visto ancora in calo a maggio, stimiamo di -1,9% m/m: sarebbe la quinta flessione mensile consecutiva in scia, ancora una volta, al calo dei prezzi dell’energia e dei beni intermedi, mentre dovrebbe rimanere positiva la crescita dei prezzi dei beni strumentali e di consumo.
La variazione annua è attesa a -1,5% da 1% di aprile, in territorio negativo per la prima volta da fine 2020.

FRANCIA – Oggi la produzione industriale potrebbe avanzare solo modestamente a maggio, intorno a 0,4% m/m, dopo che il rimbalzo di 0,8% m/m registrato nel mese precedente era in gran parte spiegato dall’effetto della fine degli scioperi.
L’indagine mensile della Banque de France ha registrato un recupero della produzione di mezzi di trasporto a fronte di un calo per l’output nei settori più energivori.
L’industria potrebbe risultare sostanzialmente stagnante nel 2° trimestre, e le indicazioni su scorte e ordinativi dalle survey segnalano un ulteriore indebolimento nei prossimi mesi.

SPAGNA – In calendario oggi anche i dati di produzione industriale di maggio in Spagna.