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5 Dicembre 2023 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha aperto la settimana al rialzo, in linea con i rendimenti. In assenza di spunti nuovi, si tratta di un movimento perlopiù tecnico, di ritracciamento dopo la correzione recente.
Tuttavia, la prospettiva che la Fed, pur non alzando più i tassi, non abbia fretta di invertire rotta per la buona tenuta dell’economia fornisce sostegno al dollaro.
Oggi l’ISM non-manifatturiero è atteso in solo marginale incremento, ma se dovesse deludere il dollaro potrebbe indebolirsi.

EURAll’opposto l’euro ha aperto la settimana in calo ieri da 1,0894 a 1,0802 EUR/USD, sia di riflesso al recupero del dollaro sia perché privo di spunti di forza propria, complici i rischi verso il basso sulla crescita dell’area che qui hanno visto infatti i rendimenti scendere (contrariamente a quelli USA).
Il downside dell’euro dovrebbe comunque rimanere limitato (supporti chiave in area 1,07 EUR/USD): se anche BCE e Fed dovessero svoltare con tempistiche simili, lo spazio di discesa dei rendimenti USA dovrebbe essere superiore a quello dei rendimenti euro.

GBPAnche la sterlina ha aperto la settimana in calo sul recupero del dollaro da 1,27 a 1,26 GBP/USD, cedendo questa volta, seppure leggermente, mantenendosi in area 0,85 EUR/GBP, anche contro euro.
Anche in questo caso a pesare sono i rischi verso il basso sulla crescita dell’economia britannica, il cui quadro appare più fragile rispetto a quello dell’area euro.
In assenza di spunti sul fronte domestico in questi giorni la sterlina seguirà soprattutto i driver USA: a meno di sorprese eclatanti da questo lato la valuta britannica potrebbe tendenzialmente stabilizzarsi dopo il rafforzamento recente.

JPYLo yen ha aperto la settimana in calo contro dollaro da 146 a 147 USD/JPY ieri sulla parziale risalita dei rendimenti USA.
Il downside dovrebbe essere comunque limitato, a meno di eclatanti sorprese verso l’alto dai dati USA.