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4 Gennaio 2023 – nota economica giornaliera

GERMANIA
– Ieri l’inflazione è calata più delle attese in dicembre, grazie al calo dei prezzi dell’energia e agli aiuti una tantum del governo alle famiglie sulle bollette.
L’inflazione sull’IPCA è scesa al 9,6% a/a dall’11,3% precedente, mentre su base nazionale è calata all’8,6% a/a dal 10% di novembre.
Vista la natura one off dei rimborsi governativi sulle bollette, l’inflazione è attesa tornare a salire a gennaio.
Visti i primi dati preliminari di dicembre (la scorsa settimana, l’inflazione spagnola è calata al 5,6% a/a dal 6,7% precedente sull’indice armonizzato), rivediamo al ribasso di sei decimi, al 9,1%, la nostra previsione sull’inflazione relativa al complesso dell’area euro, che verrà pubblicata venerdì.
– Nel mese di dicembre si è registrato un calo a sorpresa del tasso di disoccupazione al 5,5% (i senza-lavoro sono diminuiti di 17 mila unità dopo l’aumento di 15 mila registrato a novembre).
– Poco fa, i prezzi all’import sono calati per il terzo mese a novembre, di ben -4,5% m/m, rallentando a 14,5% da 23,5% precedente su base annua.

STATI UNITI – Ieri, la spesa in costruzioni di novembre ha sorpreso verso l’alto con un aumento di 0,2% m/m, contro attese di consenso per un calo di -0,4% m/m.
Il dato di ottobre è stato rivisto verso l’alto a -0,2% m/m da -0,3% m/m.
La spesa privata ha segnato un rialzo di 0,3% m/m, con il calo della componente residenziale (-0,5% m/m) più che compensato dall’incremento di quella non residenziale (1,7% m/m).
La spesa pubblica ha invece registrato una contrazione marginale di -0,1% m/m.

 

COMMENTI:

STATI UNITI – Oggi il focus sarà sui verbali della riunione del FOMC di dicembre, che dovrebbero informare sulla distribuzione di opinioni nel Comitato riguardo ai rischi di eccesso di restrizione e ribadire la volontà di non abbassare la guardia fino a quando la dinamica salariale non sarà compatibile con un ritorno dell’inflazione al 2%.
Il messaggio dovrebbe mantenersi generalmente hawkish, come durante la conferenza stampa.

 

PREVISIONI:

FRANCIA
– Oggi ci aspettiamo che l’inflazione armonizzata di dicembre rimanga stabile a 7,1% a/a per il terzo mese consecutivo
– La fiducia dei consumatori potrebbe essere salita di un punto a 84, proseguendo nella tendenza di recupero dopo il minimo toccato a settembre, ma restando ben al di sotto della media di lungo periodo.

AREA EURO – In calendario nell’area euro anche le letture finali dei PMI servizi di dicembre; la prima stima per l’Italia dovrebbe registrare un miglioramento a 49,7 da 49,5 del mese precedente.

STATI UNITI
 – Per quanto riguarda i dati, l’ISM manifatturiero di dicembre è previsto in territorio recessivo per il secondo mese consecutivo, con un calo a 48 da 49 di novembre.
L’indagine dovrebbe mostrare persistente debolezza per gli ordini, già al di sotto di 50 per 5 degli ultimi 6 mesi, scorte in aumento e riduzione di tempi di consegna e prezzi, in un contesto di domanda in flessione.
– Anche la Job Openings and Labor Turnover Survey di novembre sarà seguita con attenzione, per valutare i trend delle posizioni aperte e delle dimissioni volontarie, principali indicatori della domanda di lavoro.