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04 Gennaio 2021 – nota economica giornaliera

GIAPPONE – L’indice PMI manifatturiero, già pubblicato, è salito da 49 a 50: a fronte di un peggioramento della domanda estera, l’indagine ha riscontrato progressi degli ordini domestici e della produzione.
Anche in Giappone è emersa una debole tendenza al rialzo dei prezzi degli input (52,1) e dei prezzi di vendita (50,1), sebbene nei limiti delle oscillazioni già osservate negli ultimi due anni.

CINA – L’indice PMI manifatturiero rilevato da Caixin Markit è sceso da 54,9 in novembre (il massimo degli ultimi dieci anni) a 53,0 in dicembre: la flessione riflette una crescita meno diffusa di ordinativi (54,6), in particolare esteri, della produzione (55,4) e un calo dell’occupazione (49,9).
Da segnalare un netto balzo dell’indice dei prezzi pagati (59,2), che ha toccato il massimo dal dicembre 2017, e dei prezzi di vendita (54,6, massimo dal settembre 2017).
La flessione del PMI manifatturiero rilevato dal NBS e pubblicato la scorsa settimana è stata inferiore, da 52,1 a 51,9, pur presentando una simile dinamica delle componenti ed evidenziando un nuovo peggioramento delle condizioni delle piccole imprese.
Il PMI non manifatturiero rilevato dal NBS è sceso da 56,4 a 55,7, trascinato al ribasso dal calo del PMI dei servizi (da 55,7 a 54,8) mentre il PMI del settore costruzioni ha registrato un lieve incremento (da 60,5 a 60,7).
Nel complesso i dati indicano che il ritmo di espansione dell’attività, pur rimanendo ancora robusto, è rallentato a dicembre nel settore manifatturiero e, in misura minore, in quello dei servizi.

 

COMMENTI:

EUROPA-COVID19 – L’ultimo rapporto di sorveglianza sanitaria dell’ECDC mostra un incremento dell’incidenza di nuovi casi in 14 paesi sui 30 monitorati, fra i quali Germania, Olanda, Francia, Spagna, Regno Unito.
Regno Unito e Olanda mostrano anche un incremento del tasso di positività ai test, che rimane elevato in ben 24 paesi.
In Germania e Olanda si riscontra un aumento del tasso di mortalità; Slovenia, Austria, Italia, Belgio presentano i tassi di mortalità più elevati, anche se negli ultimi due paesi la tendenza è in calo.
In tutti i paesi monitorati i tassi di occupazione dei reparti di terapia intensiva o i nuovi ricoveri sono ancora elevati, segnalando che pochi paesi potranno permettersi un allentamento significativo e protratto delle misure restrittive a gennaio.
La Grecia ha annunciato una settimana di confinamento stretto dal 3 al 10 gennaio. In Germania, le restrizioni precedentemente previste fino al 10 gennaio potrebbero essere prorogate oltre tale data, alla luce dell’andamento negativo della situazione sanitaria.
In Italia, il governo si prepara a prorogare dal 6 al 15/1 le misure attualmente in vigore, oppure a sostituirle con un provvedimento-ponte dagli effetti analoghi.

STATI UNITI-COVID19 – Dopo un breve intervallo con una riduzione dei nuovi casi intorno a 150 mila al giorno durante il periodo festivo (caratterizzato da un calo dei test), la curva dei contagi è di nuovo in rialzo, al di sopra di 212 mila il 3 gennaio.
La media settimanale è di 201476, in calo di 1% rispetto alle due settimane precedente, ma chiaramente in netta ripresa.
Nelle prossime settimane si dovrebbe vedere un ulteriore rialzo delle curve dei contagi, delle ospedalizzazioni e, successivamente, dei decessi, in seguito al forte aumento degli spostamenti nel periodo natalizio, con una media di più di 1 mln di passeggeri al giorno in transito negli aeroporti dal 18/12 in poi, circa il 30% al di sopra della media dei mesi precedenti.
La campagna vaccinale è iniziata su ritmi molto inferiori alla tabella di marcia delle autorità, che prevedeva l’inoculazione di 20 milioni di dosi entro fine dicembre, contro circa 2 mln effettivamente iniettate.
Secondo Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases ci dovrebbe essere una netta accelerazione nella prima metà di gennaio, dopo il periodo festivo che ha creato problemi di staff.
Negli ultimi tre giorni sono stati vaccinati 1,5 mln di individui.
Negli stati che hanno somministrato i vaccini più velocemente (quelli del Midwest e alcuni nel Nord-est), la percentuale di popolazione vaccinata è in media intorno al 2%, mentre nel resto del paese la media è intorno a 1%.

 

PREVISIONI:

AREA EURO – La stima finale del PMI manifatturiero confermerà il miglioramento preannunciato dalla stima flash a 55,5, da 53,8 di novembre.
Ci attendiamo in particolare una crescita dei nuovi ordini esteri; i prezzi sono visti in lieve aumento.
La prima lettura del PMI manifatturiero per l’Italia è attesa mostrare un balzo a 53,6 da 51,5 di novembre.