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2 Gennaio 2023 – nota economica giornaliera

CINA – Gli indici PMI rilevati dall’Ufficio Statistico (NBS) hanno segnalato una contrazione dell’attività economica superiore alle attese di consenso nel mese di dicembre, molto più marcata nel settore dei servizi.
Quest’ultimo, nonostante la marcia indietro sulla strategia di “tolleranza zerosul Covid-19, rimane il più colpito dall’aumento dei contagi, anche a causa della ritrosia della popolazione a frequentare luoghi a rischio.
Il PMI manifatturiero è sceso da 48 in novembre a 47 in dicembre, trainato al ribasso soprattutto dal calo degli ordini, sia domestici sia esteri (la componente degli ordini totali è scesa da 46,4 in novembre a 43,9 in dicembre, mentre quella degli ordini esteri si è portata a 44,2 in dicembre da 46,7 in novembre).
Le imprese segnalano, inoltre, una riduzione delle scorte, degli acquisti di input, dell’occupazione e un netto allungamento dei tempi di consegna.
Il peggioramento dell’attività è stato più forte tra le piccole e medie imprese.
Il PMI non manifatturiero ha registrato un calo più marcato, scendendo da 46,7 in novembre a 41,6 in dicembre, trainato al ribasso soprattutto dalla diminuzione del PMI dei servizi.
Quest’ultimo è sceso di oltre 5 punti portandosi da 45,1 in novembre a 39,4 in dicembre, al di sotto dei minimi di aprile durante il lockdown di Shanghai (40), mentre il PMI del settore costruzioni è sceso per il terzo mese consecutivo, passando da 55,4 in novembre a 54,5 in dicembre.

 

COMMENTI:

BCE – Sabato la presidente della BCE Lagarde ha dichiarato che la banca centrale vuole evitare che le politiche fiscali e le dinamiche salariali destabilizzino le aspettative di inflazione.

STATI UNITI – Il focus sarà sui verbali della riunione del FOMC di dicembre, che dovrebbero informare sulla distribuzione di opinioni nel Comitato riguardo ai rischi di eccesso di restrizione e ribadire la volontà di non abbassare la guardia fino a quando la dinamica salariale non sarà compatibile con un ritorno dell’inflazione al 2%.
Il messaggio dovrebbe mantenersi generalmente hawkish, come durante la conferenza stampa.

 

PREVISIONI:

AREA EURO
– In calendario oggi le stime finali dei PMI del settore manifatturiero a dicembre, che in prima lettura hanno registrato un attenuamento del ritmo di contrazione dell’attività.
Vediamo un rialzo a 48,8 da 48,4 di novembre per l’indice italiano.
– Il focus della prima settimana del 2023 sarà sulle stime flash dei prezzi al consumo di dicembre, che dovrebbero mostrare un calo dell’inflazione in Germania e Italia a fronte di una stabilizzazione in Francia.
Nel complesso dell’Eurozona vediamo una flessione dell’inflazione headline cui si contrapporrebbe un ulteriore incremento dell’indice core.
– Le rilevazioni sulla fiducia della Commissione Europea dovrebbero evidenziare un miglioramento del morale di consumatori e imprese a dicembre, in linea con quanto emerso dalle indagini nazionali già pubblicate.
– In calendario anche i dati di novembre sulle vendite al dettaglio, attese rimbalzare modestamente, e sui prezzi alla produzione, previsti in calo per il secondo mese.

FRANCIA – Il morale dei consumatori dovrebbe proseguire la tendenza di recupero anche a dicembre, ma la spesa delle famiglie è vista contrarsi per il secondo mese a novembre.

GERMANIA – Gli ordinativi industriali dovrebbero tornare a flettere a novembre, mentre il tasso di disoccupazione è atteso invariato a dicembre.

STATI UNITI
 – Non ci sono dati in uscita oggi, ma durante la settimana dell’anno verranno pubblicate le principali informazioni relative a dicembre, con probabili segnali di indebolimento della domanda, a fronte di un mercato del lavoro ancora sotto pressione.
Gli indici ISM di dicembre dovrebbero essere ancora in calo, con l’indice per il manifatturiero sempre in territorio recessivo a 48 da 49, e quello dei servizi a 54 da 56,5, a conferma del progressivo rallentamento della crescita.
– I dati del mercato del lavoro di dicembre dovrebbero essere ancora solidi, con una variazione di occupati di 180 mila, il tasso di disoccupazione a 3,8% e salari orari in aumento di 0,4% m/m.
– La spesa in costruzioni di novembre dovrebbe essere ancora in calo, con una contrazione prevista di -0,3% m/m.