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TLTRO III: non c’è due senza tre!

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a cura di Anna Maria Grimaldi


ABSTRACT

• Alla riunione del 6 giugno la BCE ha comunicato i dettagli delle TLTRO III che verranno condotte tra settembre 2019 e marzo 2021, ciascuna con durata di 24 mesi. Le condizioni d’asta nel complesso sono ancora attraenti. Pertanto, ci aspettiamo che la richiesta di fondi resti elevata probabilmente tra i 400 e 500 mld di euro, comunque in calo rispetto ai 739 mld delle TLTRO II.
• Le banche potranno prendere a prestito fino al 30% dello stock di prestiti alle imprese non finanziarie e famiglie (esclusi i mutui) al 28/02/2019: 1737 mld di euro per la media area euro. Il limite massimo va decurtato dei fondi presi con le TLTRO II e non ancora rimborsati per un ammontare di 718,7 miliardi di euro. Il plafond effettivo, quindi, è di poco più di un trilione di euro.
• A differenza delle precedenti TLTRO, nelle singole aste non sarà possibile prendere più del 10% dello stock di prestiti al 28/02/2019 fino ad arrivare al 30% del massimale previsto. Il vincolo risponde alla necessità di limitare la concentrazione delle richieste e quindi delle scadenze, a differenza di quanto si è verificato in passato. A differenza delle precedenti aste, non sarà possibile il rimborso anticipato.
• La BCE ha stabilito che il tasso nelle TLTRO III potrà variare tra un massimo pari al Refi prevalente nella vita dell’operazione, + 10 punti base, fino a un minimo del tasso sui depositi, + 10 punti base, se le banche prenditrici saranno particolarmente virtuose nel rispettare un dato benchmark di crescita degli impieghi.
Le banche otterranno il massimo del beneficio nel caso in cui gli impieghi a marzo 2021 saranno cresciuti più del 2,5% rispetto al benchmark lending. Al di sotto di tale soglia lo sconto di tasso sarà modulato percentualmente in relazione alla crescita degli impieghi rispetto al benchmark.
• Ottenere il tasso minimo -0,3% dovrebbe essere ancora relativamente semplice, almeno a livello aggregato. Come nelle TLTRO II, le banche dovranno eccedere del 2,5% il benchmark sugli impieghi alla clientela.
Per le banche con una crescita positiva degli impieghi nei 12 mesi fino al 31/03/2019, il benchmark è zero (alias non è richiesta una crescita ancora più sostenuta).
Per le controparti che esibiscono una decrescita degli impieghi nei 12 mesi fino al 31/03/2019, il benchmark è pari alla dinamica nel periodo di riferimento, ovvero è sufficiente ridurre gli impieghi del 2,5% per ottenere il beneficio di tasso.
• Le operazioni TLTRO III a condizioni ancora generose mirano a garantire condizioni al credito ultra-accomodanti, cercando allo stesso tempo di ridurre la dipendenza del sistema dai fondi BCE.
Le operazioni sono molto probabilmente una delle ultime misure che la BCE adotterà sotto la guida di Draghi. A meno di sviluppi fortemente più negativi sul fronte dei dati, pensiamo che il Consiglio non modificherà la guidance sui tassi né sui reinvestimenti da qui a novembre.

 


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