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26 novembre 2018 – nota economica giornaliera

REGNO UNITO – Il Consiglio Europeo ha dato il via libera alla bozza di trattato di recesso concordata dalla Commissione Europea.
La decisione è stata raggiunta molto velocemente, dopo che erano state superate il giorno prima le obiezioni sollevate dalla Spagna con riferimento allo status di Gibilterra.

 

COMMENTI:

BREXIT – Dopo il via libera del Consiglio Europeo di domenica 25 novembre in merito alla bozza sul recesso del Regno Unito dall’UE, ora Consiglio e Parlamento Europeo possono avviare il processo di ratifica.
Il Consiglio Europeo ha infatti approvato anche la dichiarazione politica sui rapporti futuri fra UE e Regno Unito, ribadendo che la strategia negoziale dell’UE rimarrà ispirata dai principi già enunciati nelle linee guida consegnate a Barnier all’inizio della trattativa nell’aprile del 2017.
Se dal lato UE non sono da attendersi problemi di alcun genere, resta alto il rischio che l’accordo sia respinto dal Parlamento britannico quando sarà sottoposto a voto, dal 10 dicembre.
Questa settimana Theresa May cercherà di sostenere in patria il più possibile l’accordo raggiunto mentre il voto in Parlamento dovrebbe giungere fra un paio di settimane.
Il voto in Parlamento potrebbe rivelarsi un duro test per la sterlina.

In Italia, la stampa nazionale riferisce di un possibile alleggerimento del deficit programmatico 2019 attraverso un ridimensionamento o un rinvio delle due misure principali previste dalla proposta di legge di bilancio.
Non è la prima volta che viene fatta tale ipotesi, emersa anche prima della scadenza per la presentazione alla Commissione Europea della revisione del DBP – poi rivelatasi marginale.
Un mero rinvio non potrebbe aiutare molto, in quanto sposterebbe il problema a un 2020 già appesantito dalla necessità di sostituire le residue clausole di salvaguardia.

 

La settimana si è chiusa con un marginale cedimento dell’indice del dollaro (-0,2%) probabilmente legato alla scarsità degli scambi dopo la fine anticipata della settimana con il Giorno del Ringraziamento.

Anche l’euro ha tuttavia ceduto terreno contro il biglietto verde chiudendo la settimana sotto il livello di 1,1400

La sterlina ha reagito perdendo terreno contro USD (-0,6%) mentre contro euro è rimasta stabile sul livello di 0,8857 su cui scambia ora.

Lo yen in chiusura di settimana si è leggermente deprezzato contro dollaro

 

MARKET MOVERs:

Nella zona euro il focus sarà sulle indagini di fiducia che forniranno informazioni nuove sullo stato di salute dell’economia: nel complesso, le indagini dovrebbero essere ancora coerenti con un ritmo di crescita dell’economia euro zona leggermente al di sopra del potenziale (1,4/ 1,5%) nei prossimi trimestri.
In uscita oggi sarà l’indice tedesco IFO.
Nel contempo verranno pubblicate le stime di inflazione di novembre che, a causa della brusca frenata del prezzo del greggio e del rallentamento dell’energia, nella media area euro l’inflazione è attesa frenare.

In Italia, la stima dettagliata sul PIL farà luce sulle cause del rallentamento inatteso dei mesi estivi; inoltre il Tesoro italiano affronta la tornata delle aste di fine mese, ma in un contesto reso più favorevole dai rimborsi di fine anno.

La settimana ha diversi dati di rilievo in uscita negli Stati Uniti: il focus sarà sui verbali della riunione del FOMC di novembre.
Per i dati, sarà il turno della fiducia dei consumatori, mentre per quanto concerne il mese di ottobre spesa e reddito personali potrebbero essere in aumento, con le vendite di nuove case in ripresa temporanea; infine si attende la seconda stima del PIL del 3° trimestre.