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23 Luglio 2019 – nota economica giornaliera

STATI UNITI – L’indice di attività economica della Chicago Fed è rimasto pressoché stabile in giugno

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STATI UNITICongresso e Amministrazione hanno raggiunto un accordo per un’estensione del limite del debito che garantisce due anni di tranquillità, fino al 31 luglio 2021, cioè ben dopo le prossime elezioni presidenziali. In base a quanto riferiscono i mezzi di informazione questa mattina, l’accordo cancella i tagli di spesa automatici.
I limiti alla spesa discrezionale salirebbero da 1321 miliardi del 2019 a 1370 miliardi nel 2020 e 1375 miliardi nel 2021. Prima dell’accordo, il deficit era stimato al 4,2% del PIL nel 2019 e al 4,0% nel 2020.

 

L’indice del dollaro si sta rafforzando in apertura di settimana, supportato anche dal flusso delle trimestrali americane che sostengono la borsa e dall’accordo raggiunto al Congresso sul limite del debito per il 2020-21, che elimina il rischio di restrizione fiscale nel 2020.

L’attesa della BCE continua a pesare sull’euro che ha proseguito il suo indebolimento contro dollaro (-0,2%) portandosi poco sotto 1,1190. Il mercato sembra attendere un taglio di 10bp da -0,40% a -0,50% del tasso sui depositi ma la misura è tutt’altro che certa. Vista l’aspettativa creata, a questo punto ci aspettiamo un recupero dell’euro se la BCE dovesse agire diversamente.

La sterlina continua a indebolirsi in attesa dell’annuncio di Boris Johnson a capo dei conservatori e della nomina come Primo Ministro. Le sue prime dichiarazioni, se coerenti con la sua posizione fino a oggi, avranno probabilmente un impatto ulteriormente negativo sul cross. La sua maggioranza conterebbe però su solo 4 voti di scarto. A sostenere la sterlina c’è forse l’aspettativa che l’elezione possa portare a un nuovo rinvio dell’uscita, vuoi a causa di possibili elezioni anticipate, vuoi per un ripensamento della nuova leadership. Contro dollaro ha ceduto lo 0,4% ieri a 1,2456 mentre contro euro è pressoché stabile a 0,8990.

Lo yen rimane in fase di recupero contro dollaro (+0,3%), supportato dalle tensioni legate alle schermaglie iraniane dopo il sequestro di una petroliera britannica. USDJPY rimane ampiamente al di sotto della media storica.

Il rafforzamento del CHF contro EUR è peculiare, in quanto si stanno raggiungendo livelli solitamente connessi a preoccupazioni per la tenuta dell’area euro, che in questo momento non ci sono.

 

PREVISIONI:

AREA EURO – La stima flash dell’indice di fiducia delle famiglie elaborato dalla Commissione potrebbe indicare un lieve miglioramento a luglio. Nei primi sei mesi dell’anno il morale dei consumatori dell’Eurozona ha oscillato attorno a un livello superiore alla media di lungo termine ma in peggioramento rispetto alla media 2018. Clima, quindi, moderatamente positivo.

STATI UNITI – Le vendite di case esistenti a giugno dovrebbero essere in aumento a 5,38 mln di unità ann., da 5,34 mln a maggio. I contratti di compravendita sono in rialzo da inizio anno sulla scia della riduzione dei tassi sui mutui. Le vendite di case hanno seguito un sentiero positivo in moderato rialzo, pur sotto dei livelli del 2017.