Seguci su twitter

Categorie

20 novembre 2018 – nota economica giornaliera

FRANCIA – La disoccupazione nel terzo trimestre è rimasta stabile a 9,1%, come nel secondo, restando comunque sul sentiero di graduale calo in atto da dal 2015.

ITALIA – Nel mese di settembre, i non residenti hanno ceduto altri 1,5 miliardi di titoli di stato, mentre sono stati acquirenti di azioni per 0,6 miliardi. Nel contempo, gli acquisti di attività estere da parte di residenti restano sostenuti, ma in linea con lo stesso periodo di un anno fa: 10,2 miliardi, per la gran parte costituiti da obbligazioni estere pari a 6,4 mld, contro però i 13,3 miliardi di agosto.
Da rilevare, infine, anche il trend dei depositi esteri da parte del settore privato non finanziario, per un valore complessivo di 6,4 miliardi da maggio, rispetto ai 1,2 miliardi nello stesso periodo del 2017.

 

COMMENTI:

BCEVilleroy (Banque de France) ha dichiarato che non c’è urgenza di indicare fino a quando si andrà avanti con i reinvestimenti del portafoglio titoli alla riunione di dicembre. Villeroy ha specificato che la BCE darà indicazioni quando inizierà ad alzare i tassi idi interesse. In merito alla liquidità fornita con le aste a 48 mesi (TLTRO II) Villeroy ha ventilato un’ultima asta ponte a condizioni meno vantaggiose.

Negli USA, John C. Williams (NY Fed) ha detto che probabilmente i tassi verranno alzati “un po’” e in modo graduale, nel contesto di una ripresa molto solida. Ha però sottolineato che la banca centrale non è su una “rotta predefinita” e aggiusterà la politica monetaria sulla base dei dati, in modo da mantenere l’economia forte e l’inflazione vicina al 2%.
Tutti i discorsi dalla Fed hanno ribadito l’intenzione di proseguire sul sentiero di rialzi graduali.
Richard H. Clarida (Board of Governos) ha detto che il sentiero di rialzi non sta rallentando l’economia, sottolineando che il tasso dei fed funds è sopra l’inflazione per la prima volta in un decennio e ha ribadito che in base alle sue aspettative di crescita e inflazione sarà opportuno fare ancora qualche ulteriore graduale aggiustamento dei tassi.
Anche Charles L. Evans (Chicago Fed) si è detto ottimista sulla crescita e favorevole a graduali rialzi, sempre determinati però dall’evoluzione dei dati macroeconomici.
Su una nota diversa, invece, Patrick T. Harker (Philadelphia Fed) ha detto di non essere convinto che “una mossa sui tassi a dicembre sia la mossa giusta”, visto che i dati non stanno dando indicazioni di inflazione in rialzo oltre il 2%.
I segnali di indebolimento della crescita globale, le correzioni dei mercati, il rafforzamento del dollaro e il calo del prezzo del petrolio stanno influenzando lo scenario per l’economia USA e hanno determinato una revisione delle aspettative del mercato sui fed funds.

 

MARKET MOVERs:

STATI UNITI – I nuovi cantieri residenziali a ottobre sono attesi in aumento, mentre le licenze dovrebbero mantenersi su un trend di medio termine in calo.