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18 Luglio 2019 – nota economica giornaliera

AREA EURO – La seconda lettura conferma che a giugno i prezzi al consumo sono saliti di un decimo nel mese, stesso ritmo di maggio. L’indice headline di conseguenza è stato confermato all’1,2%, come anche l’inflazione core che è in accelerazione dall’1,0% di maggio.
Durante l’estate e nell’autunno l’inflazione è vista in rallentamento di un paio di decimi per poi accelerare in chiusura d’anno. In media annua l’inflazione eurozona nel 2019 dovrebbe rallentare all’1,3% (dall’1,8% del 2018).

ITALIA – Tornano a crescere a maggio fatturato e ordini industriali (+1,6% e +1,5% m/m, rispettivamente), dopo il calo di aprile. Il fatturato torna in lieve aumento su base tendenziale (+0,3% corretto per gli effetti di calendario), mentre gli ordinativi restano in rosso (-2,5% a/a, per via della contrazione delle commesse dall’estero).
Lo spaccato mostra nel mese un incoraggiante recupero congiunturale del fatturato dei beni strumentali (e dei beni di consumo durevoli, che sono trainanti su base annua).
Nel dato tendenziale, spicca il balzo del fatturato di computer ed elettronica e delle attività estrattive (+19,1% e +15,6% a/a, rispettivamente), mentre dal lato degli ordini gli unici comparti a evitare una flessione sono le apparecchiature elettriche (+8,9%) e il settore tessile (+2,1%).
In sintesi, il recupero di fatturato e ordini è analogo a quello registrato nello stesso mese dalla produzione industriale, il che conferma che sulla volatilità di aprile-maggio potrebbero aver pesato fattori di calendario (al netto dei quali, il trend è di sostanziale stagnazione dell’attività economica nell’industria).

STATI UNITI
– Il Beige Book preparato per la riunione del FOMC di fine luglio riporta espansione dell’attività a un ritmo “modesto”, circa in linea con il rapporto precedente.
Le imprese riportano rialzo delle vendite al dettaglio, con l’eccezione del settore auto, dei servizi finanziari e delle vendite di case, anche se l’attività nelle costruzioni è stata circa stabile.
Nel manifatturiero, l’attività è poco variata, ma in alcune aree si riporta una modesta ripresa.
Le imprese mantengono uno scenario positivo per i prossimi mesi, anche se restano preoccupate per le tensioni commerciali.
Il mercato del lavoro rimane caratterizzato da difficoltà a reperire manodopera in gran parte dei settori, aggravata da problemi per il rinnovo di visti a lavoratori non residenti. I salari restano in rialzo moderato, con pressioni per l’espansione dei benefit mirata a trattenere i dipendenti.
Sui prezzi si rileva moderazione rispetto ai mesi precedenti e si riporta la difficoltà a trasferire gli aumenti dovuti ai dazi sui prezzi finali di vendita.
Nel complesso, il Beige Book conferma il quadro che emerge dai dati: attività solida sul fronte dei consumi, modesta dal lato degli investimenti, mercato del lavoro sempre forte, prezzi e salari contenuti. Non emergono rischi di svolta ciclica, nonostante i timori per le controversie sul fronte del commercio internazionale.
– I nuovi cantieri residenziali a giugno correggono a 1,253 mln di unità ann. Il calo è dovuto al segmento delle unità multifamiliari, in contrazione di -9,2% m/m, dopo quattro incrementi consecutivi solidi. Le unità monofamiliari invece aumentano di 3,5% m/m.
A giugno i cantieri sono stati in forte crescita negli Stati centrali e orientali, mentre hanno segnato un ampio calo nel sud e nell’ovest, in parte per via del maltempo.
L’attività nell’edilizia residenziale si è stabilizzata da inizio anno, dopo un 2018 debole: le licenze segnano una flessione di -6,1% m/m (da 1,299 mln a 1,22 mln), sui minimi da metà 2017. Il calo è concentrato negli Stati meridionali e occidentali e, come per i cantieri, potrebbe essere stato influenzato dal maltempo.

 

COMMENTI:

STATI UNITIGeorge (Kansas City Fed) ha detto che lo scenario economico resta positivo, con la crescita intorno o sopra il potenziale, la disoccupazione sui minimi da 50 anni e una crescita dell’occupazione forte. Pertanto, con l’inflazione circa stabile, e dati piuttosto positivi, la politica monetaria sembra ben posizionata.
George ha affermato che in caso di realizzazione dei rischi di rallentamento sarebbe pronta a essere “flessibile” considerando un nuovo stimolo. Tuttavia, per ora i rischi non si sono realizzati e lo scenario è equilibrato. In sostanza, George non ritiene opportuno agire in modo pre-emptive.

 

Volatilità moderata ieri, con l’indice del dollaro in indebolimento sulla scia della seduta di borsa negativa negli Stati Uniti per una serie di dati deludenti dalle trimestrali.

L’euro si è leggermente rafforzato sul dollaro dopo l’apertura di Wall Street per portarsi fino a 1,1240.

Lo yen si è rafforzato, trainato dai timori di un trimestre negativo per le trimestrali. USDJPY è sceso di nuovo sotto 108 a 107,70 (-0,7%).

La sterlina riesce a recuperare ieri (+0,3% a 1,2440) nonostante nuove dichiarazioni di Johnson che ha detto che l’accordo di uscita negoziato da Theresa Mayè morto”. Dopo il calo pesante di martedì, la sterlina è riuscita a recuperare ma lo scenario nei prossimi mesi rimane difficile. La prossima settimana verrà annunciato il nuovo Primo Ministro. Contro euro la sterlina è rimasta stabile attorno a 0,9035. Oggi sono in uscita le vendite al dettaglio di giugno, attese positive.

Tra le commodity currency, il dollaro australiano si è rafforzato (+0,5%) dopo l’uscita dei dati sul mercato del lavoro di giugno, complessivamente positivi anche se la disoccupazione rimena più alta (5,2%) di quanto desiderato da RBA (4,5%).

 

PREVISIONI:

STATI UNITI – L’indice della Philadelphia Fed a luglio dovrebbe aumentare.
L’indice di attività, come quello della NY Fed, ha segnato un’ampia correzione a giugno, mantenendo elevata la volatilità intorno a un trend di moderato rialzo dell’attività. Tuttavia, il resto dell’indagine è stato più incoraggiante rispetto all’Empire, con indicazioni modestamente positive per le componenti coincidenti di ordini, consegne e occupazione e miglioramenti per i principali indicatori a 6 mesi, coerenti con moderata espansione.