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03 gennaio 2019 – nota economica giornaliera

AREA EURO – La dinamica monetaria M3 a novembre è in lieve rallentamento a 3,7% da un precedente 3,9% per effetto di una crescita meno sostenuta dell’aggregato M1 (depositi e circolante): il credito al settore privato (2,1%) ed in particolare il credito alle imprese non finanziarie (3,8%) è visto circa stabile dopo il rallentamento del mese precedente.

 

COMMENTI:

STATI UNITI – L’incontro di ieri fra Trump e i leader democratici e repubblicani non ha sortito risultati utili a sbloccare la chiusura degli uffici federali in atto dal 22 dicembre. I leader democratici hanno ripetuto la loro proposta di approvare sei leggi di finanziamento delle agenzie con durata fino a fine settembre e di estendere fino all’8 febbraio la legge relativa al dipartimento di Homeland Security, per poter negoziare le questioni controverse (cioè il muro con il Messico). I repubblicani invece non intendono votare alcuna legge in Senato se non ci sarà un accordo esplicito da parte del Presidente.
A dicembre il Senato repubblicano aveva approvato all’unanimità un’estensione delle leggi di finanziamento fino all’8 febbraio, ma poi la Camera aveva votato un testo diverso dopo l’annuncio di Trump di voler imporre il veto su qualsiasi testo che non includesse almeno 5 mld di dollari per un muro con il Messico.
Trump ha chiesto un nuovo incontro per venerdì.
Oggi si riunisce il nuovo Congresso ed è probabile che la Camera consideri in tempi stretti il voto della proposta democratica, con esito positivo, lasciando la palla al Senato.

 

MARKET MOVERs:

Negli USA, la spesa in costruzioni a novembre è attesa in rialzo, dopo 4 contrazioni in 5 mesi. A ottobre solo la spesa pubblica è stata positiva, mentre quella privata è scesa di -0,4% m/m, con flessioni sia nel comparto residenziale (-0,5% m/m) sia in quello non residenziale (-0,3% m/m). Dall’autunno in poi ci dovrebbe essere un progressivo indebolimento delle strutture nel settore estrattivo. Per quanto riguarda l’edilizia residenziale, il settore dovrebbe restare frenato dai tassi in rialzo e dal calo dell’accessibilità dell’acquisto di case per i redditi medio-bassi.

Sempre negli Stati Uniti, l’ISM manifatturiero a dicembre potrebbe correggere rispetto al mese precedente, quando ha registrato un sorprendente rialzo, e riportarsi sui livelli del primo semestre, con una normalizzazione dell’attività dopo la volatilità legata alla guerra dei dazi con la Cina. Tutte le componenti dovrebbero comunque restare in territorio ampiamente espansivo e confermare il proseguimento della ripresa.