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Monitor dei Distretti – Agro-Alimentare

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a cura di Lavinia Stoppani


Executive Summary

Le esportazioni dei distretti agro-alimentari

Accelera la crescita delle esportazioni dei distretti agro-alimentari nel terzo trimestre 2017, con un +4,4% tendenziale, per un totale di 4,4 miliardi di euro esportati (184 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2016). Le vendite all’estero dei distretti operanti nel comparto agroalimentare crescono così nel complesso del 3,4% nei primi nove mesi del 2017, raggiungendo i 12,7 miliardi di euro.
L’analisi della performance delle singole filiere mostra andamenti tra loro contrastanti nel terzo trimestre del 2017. Il contributo maggiore alla crescita dell’export dei distretti agro-alimentari è venuto dalla filiera delle paste e dei dolci, con un aumento pari al 10,1%. Le esportazioni dei distretti della filiera sfiorano pertanto, nei primi nove mesi dell’anno, i 2,5 miliardi di euro esportati (+5% rispetto al corrispondente periodo nel 2016). L’analisi a livello distrettuale restituisce tuttavia un quadro a luci e ombre con i risultati particolarmente positivi dei due distretti piemontesi, più prettamente dolciari, in primis i Dolci di Alba e Cuneo (+22% nei primi nove mesi dell’anno), seguiti da Caffè, confetterie e cioccolato torinese (+8%) e il calo dei distretti legati a pasta e prodotti da forno, con l’eccezione della componente pasta dell’Olio e pasta del barese.
Con un terzo trimestre 2017 particolarmente positivo (415 milioni di euro di export, +12% tendenziale), la filiera lattiero-casearia è quella che è cresciuta di più nei primi 9 mesi dell’anno (+7,3%, 1,2 miliardi di euro esportati). Sono le esportazioni dei distretti dell’Emilia Romagna, Lattiero-caseario di Reggio Emilia e Lattiero-caseario Parmense, ad essersi mostrate più brillanti, crescendo a doppia cifra, tra gennaio e settembre, con un lieve rallentamento solo nel terzo trimestre, nel quale è stata la crescita degli altri distretti, e in particolare del Lattiero-caseario lombardo, a trainare la dinamica della filiera.
Si conferma il traino dei vini italiani all’estero, con vendite in crescita al +6,8% tra gennaio e settembre 2017 (+6% nel terzo trimestre) per i distretti vitivinicoli monitorati, per un totale di 3,4 miliardi di euro esportati. Nel terzo trimestre, spiccano in particolare le performance dei Vini bianchi di Bolzano, dei Vini del Montepulciano d’Abruzzo, dei Vini del bresciano e dei Vini di Langhe, Roero e Monferrato. Gli ultimi due distretti hanno mostrato performance particolarmente buone verso la Russia.
Dopo un inizio d’anno particolarmente brillante e nonostante la battuta d’arresto subita nel terzo trimestre (+0,1%), i distretti della filiera delle carni e dei salumi vedono aumentare l’export del 5,5% nei primi nove mesi del 2017, per un totale di 1,4 miliardi di euro esportati (73 milioni in più rispetto al periodo gennaio-settembre nel 2016). Ancora bene nel terzo trimestre le vendite all’estero delle Carni e salumi di Cremona e Mantova, dei Salumi dell’Alto Adige e di Parma e del Prosciutto di San Daniele. Continuano a calare invece le esportazioni del distretto dei Salumi di Reggio Emilia (-26%), che sconta ancora la cessione di parte di un’importante azienda a un grande gruppo con sede in un’altra provincia.
Accelera la crescita dei distretti della filiera del riso (+9,5% nel terzo trimestre; +5% nei primi nove mesi dell’anno), grazie alla brillante performance del Riso di Pavia (+15,4%).
In lieve flessione invece l’export della filiera agricola (-2,1% tendenziale nel terzo trimestre del 2017), che rimane in crescita se si considerano i primi nove mesi dell’anno (+1,1%, per un export complessivo di 2,3 miliardi di euro), grazie anche a fenomeni inflativi. Pesa su risultato della filiera il perdurare del calo delle vendite all’estero del distretto della Nocciola e frutta piemontese, eredità di un’annata agricola 2016 particolarmente al ribasso, per il concorrere di effetti climatici e degli attacchi della cimice asiatica. Sono in diminuzione anche le esportazioni dei distretti dell’Ortofrutta e conserve del foggiano (per la componente agricola), del Pomodoro di Pachino, dell’Ortofrutta dell’Agro Pontino e romagnola e delle Mele del Trentino. Ancora in crescita invece le vendite all’estero dei distretti del florovivaismo (Florovivaistico di Pistoia in particolare).
Il terzo trimestre dell’anno vede la filiera delle conserve mettere a punto una variazione dell’export positiva (+1,6%) dopo un lungo periodo di cali; il risultato non porta in positivo l’andamento delle esportazioni nei primi nove mesi dell’anno (-4%, per un export totale di 1 miliardo di euro nel periodo) a causa dei cali nel primo semestre. Segnali di ripresa nel terzo trimestre del 2017 provengono dal più importante distretto della filiera, le Conserve di Nocera. In crescita anche la componente conserviera dell’Alimentare napoletano e dell’Ortofrutta e conserve del foggiano.
Continua infine il periodo di difficoltà attraversato dalla filiera dell’olio d’oliva (-7% nel terzo trimestre, -12% nei primi nove mesi dell’anno), penalizzata dalla difficile annata agricola 2016, con risultati particolarmente negativi per l’Olio toscano.
L’analisi dell’orientamento geografico delle esportazioni dei distretti agro-alimentari italiani conferma le tendenze osservate nella prima metà dell’anno. L’export appare trainato dalla domanda dell’Europa Occidentale, con buoni risultati in Francia e nel Regno Unito e in particolare in Spagna (+20% nei primi nove mesi dell’anno, +34% nel terzo trimestre). Continua a crescere a ritmo moderato l’export negli Stati Uniti, mentre è in lieve flessione l’export verso il nostro primo partner commerciale, la Germania (-0,3% nel terzo trimestre). Ottimi ancora i risultati in Russia, dovuti principalmente alla ripresa della domanda (+24% nel terzo trimestre). Si segnala infine il calo dei flussi commerciali verso il Nord Africa e la Penisola arabica.

 


Indice dei contenuti

1 L’evoluzione per filiera (p. 4)
2 L’evoluzione per paese di destinazione (p. 10 )

 


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