Weekly Economic Monitor
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9 Luglio 2021
Il punto
La Banca Centrale Europea stringe i tempi della sua revisione della strategia di politica monetaria.
L’obiettivo di inflazione, che resta di medio termine, diventa simmetrico intorno al 2%, con la possibilità di periodi di moderate deviazioni. Il Consiglio Direttivo si tiene ampi margini di discrezionalità al riguardo.
Nel tentativo di far risalire le attese di inflazione, la BCE segnala che periodi di inflazione molto bassa potrebbero essere compensati da periodi di inflazione sopra l’obiettivo.
La situazione di stress dei trasporti marittimi internazionali non accenna affatto a recedere e, anzi, nelle scorse settimane è stata aggravata dall’emergere di focolai di COVID-19 in alcuni porti cinesi.
L’impatto sull’inflazione è transitorio, ma nel breve termine non irrilevante, considerando la dimensione e la persistenza dei rincari.
La congestione dei trasporti continuerà a ostacolare la ricostituzione dei magazzini nei prossimi mesi, e potrebbe frenare la ripresa dell’attività manifatturiera.
I market mover della settimana
Nell’area euro la settimana è piuttosto povera di indicatori congiunturali.
I dati di maggio dovrebbero evidenziare un calo della produzione industriale nell’Eurozona.
La seconda stima sui prezzi al consumo di giugno ci attendiamo confermerà il rallentamento dell’inflazione armonizzata in Germania (2,1%) e nell’intera Eurozona (1,9%), e l’accelerazione in Francia (1,9%) e Italia (1,3%).
La settimana è densa di dati di rilievo negli Stati Uniti, con informazioni sia sui prezzi sia sull’attività reale.
Il focus sarà sul CPI di giugno, che dovrebbe registrare ancora variazioni solide (+0,4% m/m sia per l’indice headline sia per quello core), ma in rallentamento rispetto ai due mesi precedenti e ancora spinte soprattutto dalle auto, dai servizi ricreativi e dell’ospitalità.
Per luglio, le prime indagini del manifatturiero dovrebbero dare ancora segnali espansivi con qualche indicazione di stabilizzazione delle pressioni sui prezzi, mentre la fiducia dei consumatori dovrebbe essere in riaccelerazione.
Per l’attività di giugno, la produzione industriale è attesa in solido aumento soprattutto grazie a utility ed estrattivo, con il manifatturiero frenato di nuovo dal comparto auto.
Le vendite al dettaglio sono attese in moderato rialzo al netto delle auto.